Senza vaccino? Tampone a pagamento per i consiglieri regionali veneti

Sabato 4 Settembre 2021 di A. Pe.
Palazzo Ferro Fini

VENEZIA - Da martedì i consiglieri regionali del Veneto che non vogliono vaccinarsi, per entrare a Palazzo dovranno pagarsi il tampone di tasca propria. È quanto prevede una deliberazione dell'ufficio di presidenza dell'assemblea legislativa, guidato dal leghista Roberto Ciambetti, nell'ambito delle misure di prevenzione e contenimento del contagio.

Solo una volta ogni tre settimane, in occasione dello screening aggiuntivo rispetto alla certificazione verde, saranno le casse pubbliche a sostenere la spesa per il controllo sanitario dei politici.


LE VERIFICHE

Il provvedimento è stato approvato giovedì, pare nel corso di una seduta piuttosto vivace, dopodiché è stato recepito dal segretario generale Roberto Ciambetti, con una circolare inviata sia agli eletti che ai dipendenti. Finora in occasione della convocazione consiliare a tutti era stato chiesto di presentare il Green pass, nonché la scorsa settimana e cioè al rientro dalle ferie pure l'esito negativo di un test antigenico, che peraltro era stato prescritto anche nei mesi passati, quando ancora la certificazione verde non esisteva. Adesso che invece questo strumento c'è, non sono mancati i mugugni per il raddoppio delle verifiche. Così alla ripresa dei lavori dopo la pausa di agosto, i vertici di Ferro Fini si sono riuniti per disciplinare le nuove modalità di ingresso alla sede istituzionale, aggiornando le precedenti in base alle modifiche normative intervenute.


L'ESIBIZIONE

A cominciare dal decreto del 17 giugno con cui il premier Mario Draghi ha introdotto il Green pass. «L'accesso alla sede di Palazzo Ferro Fini nelle giornate in cui hanno luogo le sedute del Consiglio regionale è consentito con esibizione di esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti o della certificazione verde Covid-19», riferisce il segretario generale Valente nella direttiva che fa seguito alla delibera. Il testo fa presente che «l'effettuazione del tampone può avvenire presso il punto di Primo Soccorso dell'Ulss 3 a piazzale Roma previa richiesta formalizzata» e specifica che «la misura si applica anche agli addetti degli appaltatori di servizi per l'accesso alla suddetta sede».


LA SPESA

Già, ma chi paga? Nel caso dei politici, dovranno sborsare da sé i 15 euro del test, vedendoseli decurtare dallo stipendio mensile: «Il costo pagato dal Consiglio regionale per il tampone richiesto dai consiglieri regionali sarà trattenuto sugli emolumenti spettanti». Non dovrebbe essere un dramma, dal momento che in un mese come agosto, l'importo netto in busta paga oscillava fra i 6.579,97 euro di Giovanni Puppato e gli 8.508,14 di Marco Andreoli. Sempre ammesso che i componenti dell'assemblea legislativa non siano già tutti vaccinati, il che emergerà martedì. Comunque sia, immunizzati o no, politici e personale saranno sottoposti a un monitoraggio periodico: «Ogni 20 giorni circa verrà organizzato uno screening preventivo con tampone per i dipendenti e gli addetti degli appaltatori di servizi che accedono per esigenze di servizio alla sede di Palazzo Ferro Fini, nonché per i consiglieri regionali. Il relativo costo è a carico del bilancio consiliare». Ospiti e visitatori potranno entrare «con esibizione della certificazione verde», in ossequio al disciplinare che prescrive abbigliamento e comportamenti rispettosi del decoro.

Ultimo aggiornamento: 16:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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