Traffico di rifiuti dalla Campania a Veneto e Lombardia: 20 arresti

Martedì 4 Giugno 2019
Traffico di rifiuti dalla Campania a Veneto e Lombardia: 20 arresti
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Operazione contro lo smaltimento illecito di rifiuti tra il Nord e Sud Italia, e in particolare in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Campania. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Milano stanno eseguendo un'ordinanza di misura cautelare e decreto di sequestro preventivo emessi dal gip del Tribunale di Milano su richiesta della Dda nei confronti di un'organizzazione ritenuta responsabile di traffico illecito di rifiuti, realizzazione di discariche abusive e intestazione fittizia di beni, che avrebbe smaltito illecitamente circa 10.000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania e da vari impianti del Nord Italia.

PROFITTI DA OLTRE UN MILIONE DI EURO
È la cifra dei profitti incassati in pochi mesi con un vasto traffico illecito di rifiuti, provenienti in particolare dalla Campania e gestiti in discariche abusive in Lombardia e Veneto, scoperto con un blitz dei carabinieri del Noe, che ha portato a 20 arresti (12 in carcere e 8 ai domiciliari). Un'indagine che è la prosecuzione di un'altra che a febbraio aveva portato a 15 arresti e che era partita dall'incendio del deposito rifiuti di via Chiasserini a Milano del 14 ottobre 2018, da cui si era sollevata una colonna di fumo visibile dal centro della città. La nuova tranche vede al centro la «Winsystem Group Srl, detentrice e intermediaria nella gestione illecita dei rifiuti che venivano illegalmente stoccati nei capannoni di Pontevico, Gessate, Torbole Casaglia, Tabellano, Verona, Meleti». Società amministrata da Massimo Sanfilippo, già arrestato mesi fa e che ha collaborato. Sette le discariche sequestrate negli ultimi mesi ed è stato disposto un sequestro di quasi 400mila euro.

IL GIP: SISTEMA CRIMINALE DI TIPO IMPRENDITORIALE
Era una «organizzazione di tipo imprenditoriale, dedita in modo continuativo all'attività di cessione, ricezione, trasporto e stoccaggio di rifiuti» quella che ruota attorno alla Winsystemgroup e al suo «dominus» Massimo Sanfilippo. A parlare di «organizzazione di tipo imprenditoriale» è stato il gip Giusy Barbara nell'ordinanza di custodia cautelare nella quale ricostruisce il nuovo capitolo di un «articolato sistema criminale, che vede i produttori di rifiuti conferirli ad aziende (...) formalmente munite di autorizzazioni al loro trattamento, ma in realtà operanti in un regime di illegalità». Tali società, secondo la ricostruzione del giudice, avrebbero «reperito, tramite intermediari, capannoni industriali», poi «stipati di rifiuti senza alcuna autorizzazione (...) e precauzione per la salute e l'incolumità pubblica». Inoltre, si legge nel provvedimento, la movimentazione dei rifiuti sarebbe stata «affidata a operai extracomunitari, assunti in nero e disponibili a svolgere l'attività illegale per un compenso orario modesto».
Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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