Galan, accolto il patteggiamento
Chisso e Casarin, udienza rinviata

Giovedì 16 Ottobre 2014
Galan, accolto il patteggiamento Chisso e Casarin, udienza rinviata
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VENEZIA - Definiti in poco più di due ore i primi 19 patteggiamenti dell'inchiesta sul sistema Mose. Gli ultimi ad uscire dall'aula del giudice Giuliana Galasso, alle 13.40, sono stati gli avvocati di Giancarlo Galan: l'ex presidente della Regione ha patteggiato la pena di due anni e 10 mesi di reclusione con la confisca di 2.6 milioni di euro. Il commercialista dell'ex Governatore del Veneto, Paolo Venuti, ha patteggiato due anni. Stessa pena per l'ex presidente del Magistrato alle acque, Patrizio Cuccioletta, al quale sono stati confiscati 800mila euro. La confisca più elevata - 4 milioni di euro - è toccata all'imprenditore veronese Alessandro Mazzi.

Complessivamente sono state patteggiate pene per poco più di 27 anni di reclusione (in gran parte con la sospensione condizionale).

Le somme che saranno confiscate (dopo il passaggio in giudicato delle sentenze) ammontano a poco meno di 12 milioni di euro.

In un'altra udienza sarà la volta dell'ex assessore regionale Renato Chisso e del suo segretario Enzo Casarin, per cui l'accordo con la Procura è arrivato fuori tempo massimo per essere inserito nella maxi-udienza di oggi. Casarin patteggerà un anno e 8 mesi, con la confisca dei 115mila euro già sequestrati. Coinvolto nella prima Tangentopoli veneta di inizio anni ’90, ex sindaco di Martellago, è accusato di corruzione perché, come capo segreteria di Chisso, si sarebbe occupato delle "mazzette" destinate all’assessore.

Al termine dell'udienza i legali di Galan, Niccolò Ghedini e Antonio Franchini hanno detto: «Galan resta ai domiciliari. Dovremmo leggere il dispositivo del giudice e valutare se ricorrere alla Corte di Cassazione per avere l'assoluzione da ogni addebito del nostro cliente».

Ultimo aggiornamento: 15:19

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