Olimpiadi Invernali 2026, la delibera svela il piano di Milano-Cortina

Lunedì 31 Dicembre 2018 di Angela Pederiva
Olimpiadi Invernali 2026, la delibera svela il piano di Milano-Cortina
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Si scrive Milano-Cortina, ma si legge area lombarda e area dolomitica. Da una delibera regionale, pubblicata sul Bur, emerge il piano con cui la Lombardia e il Veneto (con la collaborazione del Trentino e dell'Alto Adige) mirano ad ottenere l'organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2026. A una decina di giorni dalla presentazione del masterplan al Cio, spuntano i dettagli del programma che impegnerà Comuni, Regioni, Cio e Governo per i prossimi sei mesi, dal momento che la scelta della città ospitante sarà effettuata il 30 giugno 2019.

LA CONVOCAZIONE
I tempi ormai stringono: entro l'11 gennaio il progetto della candidatura dovrà essere depositato a Losanna. Per questo già per dopodomani, mercoledì 2 gennaio, è convocato a Milano il Cec, cioè il Comitato esecutivo di coordinamento che è composto dai rappresentanti tecnici degli enti promotori e che costituisce in sostanza il braccio operativo del Comitato di indirizzo, formato a propria volta dai sindaci Beppe Sala e Gianpietro Ghedina, dai governatori Attilio Fontana e Luca Zaia e dal presidente Giovanni Malagò. All'ordine del giorno della seduta figura in particolare la strategia di comunicazione istituzionale che sarà adottata per sostenere la corsa dell'Italia nella sfida con la Svezia (che propone Stoccolma). A cominciare dalla necessità di promuovere, negli eventi sportivi e nelle fiere internazionali, il logo della candidatura svelato un mese fa a Tokyo in occasione dell'assemblea generale dell'associazione dei Comitati olimpici mondiali, anche in vista della seconda e ultima presentazione in calendario a Gold Coast dal 5 al 10 maggio. Al riguardo, dal provvedimento approvato all'unanimità dalla Giunta risulta che il coordinamento delle attività venete è stato affidato a Maurizio Gasparin, direttore dell'area Programmazione e Sviluppo strategico, con il supporto dei dirigenti regionali a vario titolo coinvolti.



IL BUDGETSono stati così definiti il budget finanziario complessivo relativo alla fase di candidatura e le modalità di riparto del conto fra i diversi partecipanti. L'importo totale ammonta a 2.338.740 euro ed è stato diviso esattamente a metà (1.169.370 ciascuna) fra area lombarda e area dolomitica. All'interno di quest'ultima, il criterio individuato per l'ulteriore frazionamento è basato sul numero di discipline ospitate da ogni territorio: cinque in Veneto, quattro in Trentino e una in Alto Adige, per cui l'ammontare è stato proporzionalmente e rispettivamente suddiviso in 584.685 euro a carico delle casse venete (di cui mezzo milione già stanziato da Palazzo Balbi e la quota restante in capo al municipio di Cortina), 467.784 sul groppone di Trento e 116.937 su quello di Bolzano. Lo schema prevede inoltre la definizione delle singole voci di spesa: 710.000 euro per il dossier di candidatura e gli studi tecnici, 162.000 per gli affari generali e le risorse umane, 125.000 per gli incontri al Comitato olimpico internazionale e altre riunioni tecniche, 210.000 per la promozione della candidatura, 200.000 per gli eventi istituzionali del Cio, 360.000 per il programma culturale, educativo e sociale, 150.000 per le emergenze, 421.740 per le relative tasse. In questo quadro, fra le specificazioni di dettaglio compaiono 100.000 euro per il piano dei trasporti, 72.000 per il responsabile della comunicazione, 150.000 per il sito web, 50.000 per la presentazione a Losanna, 230.000 per le iniziative con scuole e università.

LE SPECIALITÀ
Fra le poche carte al momento svelate del masterplan, spicca la distribuzione delle specialità. Per esempio si sapeva che lo sci alpino sarebbe stato posizionato fra Lombardia e Veneto, ma non era noto che, in caso di aggiudicazione, il maschile andrebbe a Bormio, mentre Cortina avrebbe il femminile. Ecco comunque le collocazioni. In Alto Adige: biathlon alla Sudtirol Arena di Anterselva. Nella trentina Val di Fiemme: short track; pattinaggio velocità all'Ice ring di Baselga di Pinè; sci nordico al Centro del fondo di Tesero; salto al trampolino Dal Ben di Predazzo. A Cortina: bob, skeleton e slittino sulla pista Eugenio Monti; curling allo stadio olimpico; sci alpino femminile sulle piste Vertigine, Olympia e Col Drusciè. A Milano: hockey sul ghiaccio al PalaItalia di Rogoredo e al Palasharp in Fiera; short track e pattinaggio artistico al Mediolanum Forum di Assago. Nella lombarda Valtellina: freestyle e snowboard a Livigno. A Bormio: sci alpino maschile sulla pista Stelvio.

LE GARANZIE
In allegato alla delibera sono stati predisposti anche tutti gli atti relativi ai rapporti giuridici ed economici tra gli enti. Fra le garanzie da dare a Thomas Bach, presidente del Cio, c'è anche quella del Governo, riguardante la non discriminazione degli atleti, il rispetto dei diritti umani, la sicurezza, il contrasto a frodi, corruzione e doping. 
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