Il Nordest guarda con sospetto la Russia, ma anche l'Ucraina divide: pareri opposti tra gli elettorati

Oltre 500 giorni dopo l'inizio del conflitto, 8 su 10 condannano Mosca. Solo il 48% dà un giudizio positivo sul Paese aggredito

Mercoledì 2 Agosto 2023 di Natascia Porcellato
Il Nordest guarda con sospetto la Russia, ma anche l'Ucraina divide: pareri opposti tra gli elettorati

Il Nordest guarda con sospetto alla Russia, ma si divide nel giudicare l'Ucraina: potrebbero essere riassunti in questo modo i dati analizzati oggi da Demos per Il Gazzettino.

Il 48% degli intervistati di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della Provincia autonoma di Trento, infatti, esprime un giudizio positivo sul Paese guidato da Zelensky, mentre il 46% esprime un parere opposto. Una posizione più netta, invece, sembra emergere rispetto alla Russia: la stragrande maggioranza (79%) dei nordestini esprime un parere negativo su Mosca, mentre i giudizi positivi si fermano al 19%, meno della metà (46%) rispetto a quanto registrato nel 2003 dall'Osservatorio sul Nordest. 524: tanti sono i giorni che ci separano dal 24 febbraio 2022, data in cui la Russia ha invaso l'Ucraina. Doveva essere un intervento-lampo, negli intenti di Putin: il conflitto si sta rivelando, al contrario, lungo e complicato. In questo, stanno rivestendo un ruolo gli aiuti militari provenienti da Paesi Occidentali e i pacchetti di sanzioni internazionali: solo quelli varati dall'Unione Europea sono arrivati a quota 11, con quello del giugno scorso. Nel frattempo, si stanno ridisegnando le alleanze geopolitiche mondiali, con Paesi storicamente neutrali, come Svezia e Finlandia, che cercano di stringersi sotto l'ombrello Nato, e altri che cercano di sfruttare l'attuale condizione per far ripartire un negoziato in stallo da vent'anni, come quello della Turchia verso l'Unione Europea. Ovviamente, entrambe queste istituzioni internazionali rientrano nei desideri di Kiev: l'Ucraina ha richiesto sia l'adesione alla Nato che all'Ue, ottenendo caute aperture.

Eppure, tra i nordestini che provano fiducia verso queste istituzioni, le indicazioni sono chiare. I giudizi positivi verso Kiev, infatti, tendono a crescere sia tra chi guarda con fiducia all'Ue (68%) che alla Nato (67%). Al contrario, la percentuale di coloro che hanno un'opinione positiva di Mosca tende a diminuire tra chi apprezza l'Unione Europea (13%) o la Nato (15%).


LA POLITICA

Il conflitto si riflette sulla politica nazionale, creando tensioni non solo tra maggioranza e opposizioni, ma anche tra gli alleati che le compongono. Qual è, dunque, il giudizio dei diversi elettorati sui due Paesi? La simpatia più estesa verso l'Ucraina proviene da chi voterebbe per il Partito Democratico (69%) o Azione (65%); si attesta intorno alla media dell'area tra chi guarda ai partiti minori (50%) o a Fratelli d'Italia (48%); più lontano da questa soglia si ferma chi guarda a Forza Italia (43%) o alla Lega (32%). Specularmente, sono i sostenitori dei partiti guidati da Salvini (28%) e Tajani (24%) a mostrare un certo apprezzamento verso la Russia; quanti guardano al partito della Meloni (20%) o ai partiti minori (22%), invece, si collocano intorno al valore medio, mentre al di sotto si fermano quanti voterebbero per le formazioni di Calenda (13%) o Schlein (6%). Una menzione speciale va riservata agli elettori del Movimento 5 Stelle di Conte: sono loro, infatti, gli unici che apprezzano più la Russia di Putin (40%) che l'Ucraina di Zelensky (36%).
 

Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 10:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci