Bcc: in Veneto vince Iccrea che sfida Trento per Assicra

Martedì 9 Maggio 2017 di Maurizio Crema
Bcc: in Veneto vince Iccrea che sfida Trento per Assicra
Bcc, il Veneto spaccato cerca la tregua in Federazione per evitare traumi economici e occupazionali nelle sue società prodotto. Domani è indetto un cda della Federazione guidata da Ilario Novella che si annuncia decisivo dopo il passaggio della maggioranza delle banche locali verso Iccrea: 13 contro le 11 che andranno con la Cassa centrale di Trento, dove confluirà anche la maggioranza delle Bcc del Friuli Venezia Giulia.

I due vice presidenti Lorenzo Liviero (Rovigo Banca) e Flavio Stecca (Centroveneto) sono dimissionari ma restano nel consiglio che dovrà decidere su due questioni delicate: allargamento del cda a tutti i presidenti (proposta di Novella bocciata nel dicembre scorso) e nuovo direttore. «Il mio obiettivo è fare l’assemblea straordinaria per cambiare lo statuto entro fine maggio - spiega Novella - vogliamo varare un consiglio allargato per poi gestire insieme il destino della Federazione (50 addetti) e delle società prodotto (un centinaio di dipendenti tra Cesve, Assicra e Neam). Di fatto dobbiamo accompagnare le banche fino alla primavera prossima quando verranno avviati i due gruppi nazionali. Poi la Federazione potrebbe restare come organo di rappresentanza». Nebbia fitta sul destino delle società venete controllate dalle singole Bcc e con la Federazione tra i soci (10% Cesve, 50% Neam, 30% Assicra). «Mi sembra che vi sia un interesse di Iccrea per Assicra, come Federazione puntiamo a dismettere la nostra partecipazione (il 30%) prima della nascita dei gruppi», annuncia Novella. Ma su Assicra potrebbe arrivare presto anche un’offerta della Cassa Centrale che aveva manifestato interesse anche per Cesve e Neam (che controlla già al 50%). Ma un’altra grana è all’orizzonte: le partecipazioni incrociate in Iccrea. Le 110 Bcc che formeranno il secondo gruppo nazionale potrebbero arrivare a detenere il 20% del gruppo con base a Roma.

«Penso che il destino di Cesve potrebbe essere verso Trento - ipotizza Novella - sulla quote di partecipazione in Iccrea mi auguro che vi sia un momento di serenità per poter definire una soluzione. Io spero sempre nel gruppo unico, se si fosse andati in quella direzione non avremmo avuto queste divisioni». Già, ma c’è chi parla di un’Iccrea appesantita dai crediti deteriorati, di un bilancio 2016 che si fa attendere troppo. «Iccrea è già vigilata dalla Bce e quindi non mi aspetto sorprese», taglia corto Novella, che fa un’esortazione: «Ora bisogna tornare a lavorare insieme». Ma la tensione nel movimento veneto resta alta. Un primo passo per il dialogo sarebbe quello di nominare l’attuale vice direttore della Federazione Gabriele Beggiato come facente funzioni. In ogni caso il Veneto diviso si presenta indebolito sia a Roma che a Trento. In bilico potrebbe esserci anche la vice presidenza di Ccb di Carlo Antiga (Prealpi, leader anche di Assicra). E altre fusioni sono in cantiere: Rovigo potrebbe presto tornare a flirtare con Adria, Centroveneto tratta con Bassano, Centro Marca con S.Stefano, Prealpi con la Colli Euganei.
Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 06:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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