Le espressioni “altotesino” e “Alto-Adige” cancellate per sempre dal consiglio provinciale di Bolzano. Non, però, “Südtirol”. La polemica era già scritta. E infatti. Dopo l'annuncio di Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e le autonomie, di impugnare il provvedimento, si levano altri commenti da varie fronde del mondo politico. Gianclaudio Bressa, sottosegretario per gli affari regionali, spalleggia Boccia, affermando che: «È una cosa contro la Costituzione, perché i nomi delle regioni sono scritti nell'articolo 131 della Costituzione. Per cambiare legge devi fare una legge costituzionale. Il ministro Boccia ha detto che impugnerà la legge e ha fatto benissimo a dirlo». Ma Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano, assicura che si tratta di un equivoco.
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Messner: io sudtirolese. «Hanno ragione perché noi stessi decidiamo, perché ci sentiamo sudtirolesi».
Tra chi fa eco ai commenti di Palazzo Cornaro, la senatrice Julia Unterberger, spiega che il via libera alla riforma del SVP, il Südtiroler Volkspartei, è una svista da rimediare: «La Svp non si è resa conto e ha aderito a questo emendamento, ma nella Costituzione è scritto Trentino-Alto Adige/Südtirol e così deve rimanere». Fratelli d'Italia intanto annuncia il deposito di una richiesta di interrogazione urgente per fare piena luce sui fatti e informa che chiederà al Governo di impugnare la legge «vergognosa» che «in un solo colpo intende calpestare la nostra storia e la nostra Costituzione». «Bene ha fatto il ministro Boccia ad annunciare azioni in tal senso», dichiara Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, «ma alle parole seguano fatti concreti e immediati. Basta con le aggressioni secessioniste della Svp!».
Se da parte di molti abitanti della regione, sentirsi sudtirolesi e non altotesini è una realtà dai tempi di De Gasperi, rimanendo strettamente sul piano politico c'è chi avverte: occhio alla fake news. Questa la posizione di Maurizio Bosatra, responsabile regionale della Lega in Trentino-Alto Adige, che, senza entrare nello specifico, si limita a dire: «È una fake news, chiamate la provincia di Bolzano e fatevi mandare il documento». Commento di non poco conto, siccome la legge sarebbe stata votata anche dalla Lega.
IL PRESIDENTE KOMPATSCHER: IL TERMINE ALTO ADIGE NON È STATO ABOLITO
Il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher spiega che si tratterebbe di un equivoco. «La denominazione Alto Adige non è stata abolita. Va ricordato che non sarebbe neanche possibile, visto che la denominazione della Regione Trentino Alto Adige Suedtirol è sancita dalla Costituzione. L'emendamento», spiega, «riguardava semplicemente un comma della legge omnibus, nel quale la denominazione Alto Adige è stata sostituita con quella di Provincia di Bolzano». «Il dibattito», prosegue Kompatscher, «riguarda il fatto che la dizione tedesca Suedtirol non è stata modificata. Giustamente, va detto, è stato evidenziato che di conseguenza anche in tedesco andrebbe scritto Provinz Bozen. Così però non è stato fatto». Il presidente della Provincia autonoma ribadisce che «per il futuro si deve procedere unitamente. La questione della toponomastica comunque può essere trattata in dialogo e comune accordo, tenendo conto delle sensibilità di tutti i gruppi linguistici presenti sul nostro territorio».
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