Tiktoker per caso, Paki ora insegna italiano a trentamila pachistani

Martedì 13 Luglio 2021 di Francesca Giannelli
Abideen Ali Zainul, detto Paki

POLCENIGO - Tiktoker per caso, in breve ha raggiunto oltre 30.000 follower. Abideen Ali Zainul si è appena diplomato all'Istituto Marchesini di Sacile e attualmente lavora in un centro che ripara cellulari e tablet, ma, tra un video TikTok e un altro, conta presto di trasferirsi all'estero.

Mentre era studente ha iniziato casualmente assieme alla sorella Ridaa Fatima a pubblicare video sul social che sta spopolando. «Chiamami Paki però - dice subito il ragazzo - perché nessuno conosce il mio vero nome e tutti mi hanno sempre chiamato così. Ho iniziato con mia sorella: lei aveva un account 07Fary dove presentava ricette di cucina tipica pachistana, parlando in Urdu, non in italiano».

IL CASO TRADUZIONE

«In uno dei suoi video sono entrato dicendo: bere il tè caldo in Urdu e in Punjabi, che sono le lingue che parliamo a casa, poi l'ho tradotto in italiano. Dopo poco il video ha raggiunto un sacco di preferenze e abbiamo superato i 10.000 follower, che è il limite per avere un account pro. Da lì abbiamo capito che c'era una necessità nella comunità pakistana, di avere un servizio: traduzioni di frasi utili tutti i giorni e consigli. Mia sorella ha lasciato a me il suo account e da lì ho iniziato a fare video in cui dico alcune brevi frasi in italiano, tradotte poi nelle due lingue pakistane. Questi video sono davvero molto utili e molto richiesti, perché molte persone non conoscono bene l'italiano e questi video sono per loro un aiuto». 

GLI STUDI IN ITALIA

In Italia dal 2006, Ali Zainul ha frequentato le scuole tra Budoia, Aviano, Pordenone e Sacile, conquistando una competenza linguistica utile per dare piccoli consigli a chi la lingua non la conosce proprio. «Grazie alle spinte date da Daliah Frezza, allora educatrice ai centri estivi e al dopo scuola di Budoia e a Paola Balestra ad Aviano, ho proseguito negli studi e ho anche potuto fare un tirocinio alla Caritas di Pordenone». 

IL SERVIZIO CIVILE

Un Servizio civile universale alla Caritas, da aggiungere al curriculum, con la speranza di riuscire a fare esperienze anche all'estero. «Ho fatto esperienza al centro di ascolto, nell'ambito dell'accoglienza di stranieri, ho avuto modo di dare una mano all'associazione Nuovi vicini, per traduzioni o aiutare gli stranieri arrivati da poco in Italia».


L'ARBITRAGGIO

Da studente a tiktoker, da animatore di centri estivi a mediatore culturale, a riparatore di smartphone e tablet, Paki si è anche diplomato come arbitro e nella sezione di Pordenone, dove dirige le partite di categoria Juniores. «Qualche episodio di razzismo c'è stato, soprattutto da parte di uno degli zii dei ragazzini, quando arbitravo le categorie giovanili. A fine partita mi sono avvicinato e ho spiegato che tutti possiamo sbagliare, ma che dai parenti deve arrivare il primo buon esempio ai ragazzini e insultare l'arbitro non è un buon esempio. Alla fine mi ha ringraziato, spero veramente abbia capito». Tiktok ormai non si può lasciare: «le persone che mi seguono hanno in breve superato le 32.000, così devo fare altri video; sempre più gente ha iniziato a chiedere informazioni su disbrigo di pratiche, come fare a richiedere o rinnovare il permesso di soggiorno, come fare per avere i documenti di identità insomma un sacco di cose necessarie nella vita di tutti giorni. Sono stato un periodo senza pubblicare e subito in molti mi hanno chiesto di continuare, così ho ripreso e sono sempre molto seguito. Ora ho aperto anche un canale YouTube e ho intenzione di iniziare a pubblicare dei video anche lì». I progetti del giovane pakistano guardano verso l'estero: «mi sono rivolto allo Sportello Europa, che promuove attività e bandi per andare all'estero, così ho visto che c'è un progetto interessante sempre nell'ambito dell'accoglienza degli stranieri, che si svolge a Bruxelles: appena viene pubblicato il bando parteciperò e spero di poter partire per fare un'esperienza in Belgio».
 

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