PORDENONE Invaghita di un professionista che le aveva curato una pratica, una 58enne di Spilimbergo si è resa protagonista di una serie di atti persecutori che le sono costati gli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico per il controllo a distanza dei suoi spostamenti.
Si tratta di un Codice rosso, l'ultimo episodio molesto risale al 12 ottobre scorso e, per mettere fine alla catena di atti persecutori, la Procura ha accelerato gli accertamenti. Alla donna si contestano ipotesi di stalking e violazione di domicilio. Il provvedimento restrittivo è stato adottato in quanto dallo scorso mese di marzo, dopo alcuni contatti di tipo professionale, si sarebbe invaghita del professionista senza essere corrisposta. Sono stati mesi di tensioni per la vittima e la stessa moglie, diventata a sua volta bersaglio di lettere e frasi minacciose.
La coppia veniva fermata per strada e si ritrovava spesso la 58enne sotto l'abitazione o l'ufficio. L'episodio più grave riguarda un'intrusione nel giardino di casa. La donna aveva scavalcato la recinzione nelle ore notturne e si era avvicinata alle finestre spiando all'interno. La prova l'avrebbe fornita in una lettera minacciosa, 48 facciate scritte a mano, inviata alla moglie del professionista: aveva descritto nei dettagli il salotto intravisto dalle finestre. Oltre a lettere, minacce e intrusioni, aveva fatto anche delle scritte sui muri nelle vicinanze dell'abitazione delle vittime.
Dopo aver subìto per sette mesi, i due coniugi si sono rivolti all'autorità giudiziaria nel tentativo di ritrovare un po' di serenità. Erano infatti arrivati a temere per la propria incolumità - come conferma la Questura in una nota - non riuscendo più a condurre una vita tranquilla e arrivando al punto di farsi accompagnare al lavoro per non imbattersi nella stalker. La donna sarà adesso sottoposto a interrogatorio di garanzia dal gip.