Acqua col caffè fatta pagare al bar: «Anche quello per noi è un costo. E vogliamo parlare di patatine e arachidi date gratis con l'aperitivo?»

Chiede acqua del rubinetto e gli costa 70 centesimi. Scoppia la bagarre sui costi e i prezzi

Sabato 12 Agosto 2023 di Chiara Muzzin
Bufera social per il sorso d’acqua da 70 centesimi dopo il caffè - Foto di Nick Hillier su Unsplash

SAN VITO - «Anche servire un bicchiere d'acqua per noi rappresenta un costo». «Il bicchierino di cortesia da accompagnare al caffè può essere gratuito, ma per quello grande è giusto pagare. Come altri commercianti, anche noi lavoriamo per vendere». Sono i concetti che sottolineano diversi esercenti e baristi operativi nel sanvitese, alla luce del dibattito che si è creato in seguito alla pubblicazione di un post su Facebook sull'argomento da parte un cittadino della zona. Gian Piero Deotto, medico in pensione conosciuto a San Vito, nei giorni scorsi si è dichiarato perplesso per aver dovuto pagare 70 centesimi il bicchiere d'acqua di rubinetto che aveva ordinato in un locale in una delle frazioni.

Scontrini pazzi, quella al bar era acqua "speciale"

Chiedendo chiarimenti alla cassa, una volta ricevuto lo scontrino, gli è stato spiegato che si trattava di acqua microfiltrata. Ma facendo un giro tra i bar si scopre che la scelta mettere in conto o meno il bicchiere, non è legata solamente al trattamento del liquido, peraltro sempre più utilizzato. «Possiamo portare gratuitamente le "due dita" di acqua a chi ci chiede un goccino con il caffè spiegano da un bar di Savorgnano, ma se si parla di quantità maggiori si paga. Dobbiamo contare che in tanti entrano esclusivamente per ordinare un bicchiere "standard" di acqua: come è corretto che loro possano accomodarsi ad un tavolino, è corretto anche che noi chiediamo qualcosa per il servizio. C'è chi se ne lamenta, chi se ne è fatto una ragione e c'è chi comprende». Il prezzo è di 70 centesimi, mentre la bottiglietta costa 1,50 euro.

La tazzina di caffè, nell'attività in questione, vale 1,30.

I costi dei servizi in un bar

In un bar poco distante dal centro storico di San Vito, viene servito di prassi un piccolo bicchiere d'acqua microfiltrata con il selz, insieme al caffè. È gratis, ma anche in questo caso i baristi evidenziano che «costituisce comunque un servizio, il fatto di prendere un bicchiere, riempirlo di acqua, portarlo al tavolo, riportarlo al banco e lavarlo». «Non ci si pensa continuano, ma si potrebbe fare un discorso analogo per le patatine, le arachidi e le olive che serviamo con gli aperitivi, senza aggiunte sullo scontrino. Alla fine dell'anno sono centinaia e centinaia di euro di spesa. Noi facciamo il possibile per venire incontro al cliente, tanto che chiediamo 1,30 solo per il caffè macchiato, che ha un ingrediente in più (tra l'altro molto toccato dai rincari) e 1,20 per il liscio». Scarto di dieci centesimi tra i due tipi di caffè, e con gli stessi prezzi, anche in un bar del centro. «Su richiesta fa sapere il titolare diamo il bicchierino d'acqua di cortesia, naturale o frizzante. Quello lo regaliamo, ma se un cliente vuole mezzo litro di acqua, troviamo corretto vendergli la bottiglietta. Anzi, nel nostro caso la lattina, riciclabile al 100%. Il costo, per 44 cl è di 1,50». «È poco intelligente aggrapparsi al costo del bicchiere di acqua al bar per creare polemiche si sbilancia l'esercente : l'unico modo per non spendere è rimanere a casa».

Il bicchierino di cortesia

«Inutili le lamentele» anche per un altro locale situato vicino alla piazza. «Il bicchierino di cortesia è gratis afferma chi ci lavora , ma se il cliente vuole qualcosa in più proponiamo le bottigliette da 20 cl, che equivalgono ad un bicchiere classico, per 1,10». Il caffè costa 1,20. Il titolare di un altro locale del centro storico afferma di servire anche acqua di rubinetto, senza farla pagare, e di avere un prezzo ancora concorrenziale per la bottiglietta, venduta a 1 euro. «Siamo riusciti a non aumentare i costi per il cliente quest'anno precisa ma non escludiamo di dover valutare, purtroppo, qualche "ritocco" per il prossimo». Prevalgono quindi, le scelte di compromesso tra le esigenze dei clienti, e quelle dei commercianti stessi. E intanto, sui social continua la battaglia a suon di commenti. Risulta nutrito lo schieramento che comprende e difende i baristi.

Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 11:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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