Ravedis, collaudata dopo 28 anni
di lavori la diga che salva la città

Venerdì 23 Maggio 2014
Ravedis, la diga durante il riempimento
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PORDENONE - Con la conclusione della terza prova d'invaso è stato portato oggi a termine il collaudo della diga di Ravedis (Pordenone) sul torrente Cellina. I lavori della grande opera che, attraverso l'utilizzo della regolazione dello scarico delle acque, servirà a salvaguardare dalle piene gli abitati a valle, a irrigare i territori coltivati in pianura e a soddisfare la necessità d'approvvigionamento energetico, sono iniziati nel 1986.



La prova tecnica ha previsto il riempimento, iniziato in aprile, del lago artificiale dai 328 ai 338,5 metri.

Come ha spiegato il presidente dell'ente gestore della diga (il Consorzio di bonifica Cellina Meduna), Americo Pippo, durante l'invaso «non si è verificata alcuna anomalia». La prova odierna è terminata con la tracimazione artificiale, alla quale hanno assistito numerosi spettatori.



La consegna dell'opera è stata definita "evento storico" per tutto il Pordenonese, il Friuli e l'Italia. Durante la cerimonia sono stati ringraziati tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della diga e sono stati ricordati alcuni momenti difficili della costruzione, durante la quale un operaio perse la vita.



La diga di Ravedis rappresenta la seconda opera idraulica per ordine d'importanza realizzata negli ultimi decenni nell'Italia settentrionale. Il volume dell'invaso è di 24 milioni di metri cubi, la superficie del lago a pieno regime è di 120 ettari. Alta sessanta metri, la diga è stata realizzata impiegando 300 mila metri cubi di calcestruzzo, senza l'utilizzo, come consentono le tecniche moderne, di materiali ferrosi.
Ultimo aggiornamento: 22:17

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