Profughi ucraini e famiglie senza soldi, la svolta: arrivano i 300 euro dello Stato. Ecco come fare per averli

Martedì 26 Aprile 2022 di M.A.
Profughi ucraini in famiglia
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Il pressing, partito in particolar modo dal Friuli Venezia Giulia con la protesta dei sindaci e l’appello dei prefetti, ha avuto gli effetti sperati.

Già nei prossimi giorni, infatti, saranno messi a disposizione i “famosi” 300 euro a beneficio dei profughi ucraini scappati dalla guerra che hanno trovato accoglienza nelle abitazioni private. E si tratta dell’80 per cento circa di tutto il flusso di rifugiati, almeno in Friuli Venezia Giulia. Il sistema scelto dal governo sarà rappresentato da una piattaforma online, mentre per il ritiro fisico del denaro il riferimento sarà quello di Poste Italiane. 


LA SVOLTA


Trecento euro al mese per ogni profugo maggiorenne residente ora in Friuli Venezia Giulia. Centocinquanta euro - sempre al mese - per ogni cittadino ucraino minorenne fuggito dall’orrore del conflitto scatenato dalla Russia a fine febbraio. E la misura sarà valida per tre mesi. «Pensavamo di dover aspettare ancora - ha spiegato il prefetto di Udine, Massimo Marchesiello – e invece ci è arrivata una prima, importante comunicazione ufficiale: da domani, massimo dopodomani, sarà operativa la piattaforma online per il riconoscimento delle persone che avranno diritto al rimborso». Non le famiglie che ospitano i rifugiati, ma i profughi stessi. Era però la misura che si attendeva, dal momento che chi aveva scelto l’accoglienza domestica e non la rete pubblica dell’ospitalità si trovava ad essere totalmente a carico del nucleo ospitante. 


IL MECCANISMO


«La rassicurazione - ha detto ancora Marchesiello - è stata importante. Si tratta di un passaggio chiave per evitare ulteriori difficoltà». Sarà distribuito del materiale informativo in lingua ucraina, e se ne occuperanno probabilmente le stesse Prefetture del territorio. Il portale su internet, invece, servirà al singolo rifugiato ucraino per registrare la propria posizione e quindi - di conseguenza - per diventare a tutti gli effetti titolare del diritto di ottenere i 300 euro al mese per 90 giorni di permanenza sul territorio regionale, per un totale di 900 euro. Una misura, questa, che nel prossimo futuro potrebbe anche essere prorogata. Ma tutto dipenderà dall’evoluzione della crisi in Ucraina. «Il trattamento - precisa sempre il prefetto udinese Massimo Marchesiello - sarà erogato ai rifugiati ucraini che si sono correttamente registrati in Questura o nei Comuni al momento dell’arrivo sul territorio». Il secondo passaggio dovrà essere compiuto negli uffici postali. «Lì avverrà il contributo diretto», ha specificato ancora Marchesiello. Quindi la consegna del denaro ai rifugiati. In questo modo saranno sgravate le famiglie ospitanti. 


LE CONSEGUENZE


In Friuli Venezia Giulia ci sono circa 5mila profughi provenienti dall’Ucraina in guerra. L’80 per cento è ospitato in famiglia nelle abitazioni private. In tutta la provincia di Udine rimangono solamente 41 posti liberi nella “macchina” dell’assistenza pubblica. E questo considerando anche l’ultimo bando gestito dalla Prefettura del capoluogo, che ha individuato ulteriori 200 spazi per gestire l’emergenza. Le persone fuggite dal conflitto provocato dalla Russia e accolte attualmente dal sistema pubblico dell’ospitalità, in provincia di Udine sono 213. Nella Destra Tagliamento, infatti, secondo i dati diramati ufficialmente dagli uffici della Prefettura, di posti liberi ne rimangono circa quaranta, Situazione in peggioramento, quando a disponibilità di posti, anche in provincia di Trieste, dove i posti liberi nella macchina dell’accoglienza pubblica sono rimasti in tutto 62.

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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