Il bidello vende libri usati, ma sono
quelli della scuola: pizzicato dal prof

Mercoledì 14 Maggio 2014 di Cristina Antonutti
La scuola dii Prata
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PORDENONE - Se sei un bidello e vendi agli studenti libri di testo della scuola destinati al macero o al comodato, rischi un processo per peculato. È successo ad Antonio Pascale, 60 anni, di Salerno, che nel marzo del 2012 era in servizio al Centro territoriale permanente di Prata, dove si organizzano i corsi serali. È accusato di aver venduto tre libri di informatica usati a 5 euro l’uno (13 euro a prezzo pieno). Il sospetto del pm Annita Sorti è che vendesse sottobanco i volumi che la scuola destinava al comodato.



A denunciarlo è stato lo stesso insegnante di informatica, Enrico Ragogna. Il prof aveva detto agli allievi di ordinare il libro dall’edicolante, ma poi ne sorprese due con il testo usato sotto il braccio. Scoprì che lo avevano acquistato dal bidello. «Chi ti autorizza?», chiese a Pascale. «La scuola», fu la risposta. Dopo una settimana chiese informazioni alla preside, che nulla sapeva della compravendita.



Pascale ha anche detto di aver informato subito la preside della vendita dei libri, le avrebbe telefonato a casa la sera stessa in cui Ragogna lo riprese. «Sapeva tutto» ha testimoniato , affermazione che ha spinto il Tribunale a citare la preside Gonda Galstaldello, che sarà sentita a proposito della telefonata e della prassi usata per i pagamenti il prossimo 15 luglio.
Ultimo aggiornamento: 18:36

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