Droga a scuola, il prefetto chiama i presidi: scatta la "tolleranza zero"

Venerdì 31 Agosto 2018
Droga a scuola, controlli serrati e tolleranza zero
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PORDENONE - Dirigenti scolastici a ‘’rapporto’’ dal prefetto. Convocati  in Prefettura, i presidi degli istituti scolastici di secondo grado di Pordenone sono stati ricevuti dal prefetto Maria Rosaria Maiorino, arrivata a Pordenone a fine dello scorso mese al posto di Maria Rosaria Laganà (assegnata a Treviso). Nel corso della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, Maiorino  ha affrontato con i dirigenti scolastici un tema particolarmente sentito in città: lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti. Questo a pochi giorni dal suono della campanella, che decreterà l’inizio del nuovo anno scolastico. E' prevista tolleranza zero. 
I DATI
«I dati di cui sono in possesso – spiega il prefetto di Pordenone – parlano di una situazione che, almeno per ora, non desta particolare allarme sociale. Il consumo di droga (senza distinzione tra leggera e pesante) c’è, così come lo spaccio dentro e fuori gli istituti scolastici della città». Il fenomeno, secondo Maiorino, è controllabile. Ma servono iniziative e soprattutto la partecipazione di tutti gli attori in campo: dai dirigenti scolastici e professori alle forze dell’ordine, dalle famiglie alle istituzioni di ogni ordine e grado. Insomma, un lavoro di squadra che, per forza di cose, deve essere duraturo nel tempo. Non, dunque, ad iniziative-spot. Con la riunione di ieri mattina, il prefetto, con un passato in polizia dove ha ricoperto incarichi di prestigio (vicequestore vicario, questore e ‘’angelo custode’’ di papa Francesco nell’ispettorato di pubblica sicurezza del Vaticano), ha inteso subito mettere le cose in chiaro richiamando l’attenzione dei presidi su tematiche che spaziano dallo spaccio e consumo di sostanze stupefacenti al bullismo (compreso quello virtuale). Si prospetta un giro di vite che, in maniera specifica, riguarderà le scuole superiori.
LE INDICAZIONI
«Saranno attuate – sottolinea il prefetto Maria Rosaria Maiorino – iniziative nelle immediate vicinanze dei plessi scolastici, luoghi purtroppo deputati allo spaccio degli stupefacenti. Mi riferisco a servizi mirati che, in modo particolare, saranno svolti da personale in divisa». Attività di prevenzione e di repressione che non resteranno isolate. «Attraverso una vera e propria rete – aggiunge Maiorino – saranno svolte, nel corso dell’intero anno scolastico, mirate attività all’interno dei vari istituti scolastici e in particolar modo nelle classi con conferenze, colloqui ed incontri con psicologi e personale medico. Un ruolo importante, particolarmente attivo in questa fase, lo dovranno svolgere le famiglie chiamate a collaborare in maniera proficua. Senza dimenticare l’importanza del ruolo che svolgeranno dirigenti scolastici ed insegnanti che, come stabilito ieri mattina in Prefettura, dovranno prestare la massima attenzione e captare eventuali disagi negli alunni. Con le forze di polizia che operano sul territorio ci sarà un confronto continuo». L’anno scorso era stato il preside dell’Ispia Zanussi, capito che dentro la ‘’sua’’ scuola si spacciava, a chiamare la polizia e a bloccare l’attività illecita che aveva come protagonisti gli studenti. Nel mirino della squadra mobile della Questura una mezza dozzina di ragazzi, scoperti con significativi quantitativi di marijuana di cui rifornivano i compagni: una trentina quelli segnalati come assuntori. L’operazione, perfezionata con unità cinofile antidroga, aveva portato all’individuazione di alcuni giovani - tra cui dei minorenni - che erano stati denunciati.
BULLISMO
Massima attenzione per quanto riguarda le droghe ma non solo: nella lista del prefetto figurano anche bullismo e cyber bullismo. Tematiche che non possono per nessuna ragione essere trascurate.
Ultimo aggiornamento: 08:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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