Piscina, braccio ferro gestore-Comune: «Lasci i locali o mandiamo la forza pubblica»

Mercoledì 26 Agosto 2020 di Lara Zani
Piscina, braccio ferro gestore-Comune: «Lasci i locali o mandiamo la forza pubblica»
PORDENONE - Linea dura del Comune per riavere le chiavi della piscina di viale Treviso dalla società che ne aveva la gestione dal 1995 e che, come deciso dal Consiglio di Stato in seguito ai ricorsi, non si è aggiudicata la gara per il project financing. Dopo mesi di trattative, è stata firmata l'ordinanza che impone alla Gis di rilasciare l'immobile. La scadenza è fissata per venerdì 28 agosto alle 9.30. In caso contrario, dispone il documento, il Comune di Pordenone provvederà ad immettersi coattivamente nel possesso della struttura mediante l'ausilio della forza pubblica. Dobbiamo ottemperare alle disposizioni del Consiglio di Stato spiega l'assessore allo Sport Walter De Bortoli -, che davano 60 giorni di tempo, a partire dal 10 febbraio, per il rilascio dell'impianto. E dobbiamo garantire il servizio ai cittadini a settembre.
L'INGHIPPO
Il contratto con Gis srl era stato oggetto di proroghe alla luce dei ricorsi incrociati contro l'esito della gara. L'ultima sarebbe scaduta lo scorso 31 maggio, con la precisazione tuttavia che, nel caso in cui la decisione del Consiglio di Stato fosse intervenuta prima di quella data, la proroga avrebbe cessato i suoi effetti e la società avrebbe avuto 60 giorni per le operazioni di rilascio dell'immobile e di definizione dei rapporti con gli utenti. La sentenza è arrivata appunto il 10 febbraio e ha stabilito l'aggiudicazione ad Arca Ssd. Da allora, sia pure interrotti dal lockdown, si sono succeduti una serie di incontri e di sopralluoghi, che non hanno però avuto alcun esito, in un valzer di scadenze e proroghe. L'ultima lunedì scorso quando come riportato nell'ordinanza la società ha rifiutato di consegnare le chiavi. Ora l'ultimo atto, motivato dal fatto che l'attuale occupazione dell'impianto da parte di Gis è priva di titolo, vi è l'interesse pubblico al recupero del possesso dell'immobile al fine di poter affidare nel più breve tempo possibile l'impianto sportivo al nuovo gestore individuato con procedura di evidenza pubblica e la mancata riconsegna dell'immobile è causa di grave danno per l'ente. Ma, nonostante il provvedimento, i tempi per la ripresa delle attività potrebbero essere ancora lunghi. Resta innanzitutto da definire la questione degli arredi: se le due società non arriveranno a un accordo, il Comune dovrà provvedere alla rimozione e alla custodia di tutto il materiale di proprietà della Gis, mentre ad Arca toccherà il compito di attrezzare nuovamente l'impianto. Sempre il Comune dovrà poi effettuare tutti i lavori di ripristino che non siano stati portati a termine dalla società uscente e resi necessari anche dallo svuotamento della piscina effettuato durante il lockdown. Un iter, insomma, del quale è difficile al momento prevedere i tempi. L'amministrazione comunale commenta De Bortoli è consapevole della valenza della piscina di Vallenoncello ed è tutta schierata per garantire la consegna dell'impianto alla società assegnataria, in modo che sia messa al più presto a disposizione della cittadinanza. A settembre sia le attività ludico-sportive che quelle agonistiche devono poter ripartire. Affidata all'accordo fra i due privati anche la questione degli abbonamenti, dal momento che si tratta di un rapporto economico estraneo al Comune, costituito fra gli utenti e la Gis, ed è dunque a quest'ultima che andrebbero chiesti eventuali rimborsi: Come amministrazione conclude l'assessore non posso che auspicare un'intesa fra le due società, che consenta agli abbonati di fruire del periodo perso.
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