L'esercito dei pensionati fa tremare i conti del Friuli: gli anziani sono quasi di più dei lavoratori

Domenica 19 Novembre 2023 di Antonella Lanfrit
Pensionati

 Il Friuli Venezia Giulia, nonostante gli under 65 siano ormai a quota 27 per cento della popolazione, i lavoratori superano ancora di 14mila unità i pensionati. Di per sé una condizione che parrebbe normale se non fosse che la media italiana è di uno a uno e nelle regioni del Sud sono ormai i pensionati ad aver sorpassato gli occupati. Una posizione virtuosa garantita da Pordenone e Udine, poiché Trieste è a pareggio e Gorizia si allinea alle regioni meridionali. A dirlo è uno studio della Cgia di Mestre, che ha messo a raffronto il numero delle pensioni erogate e quello degli occupati, aggiornato al 2022. 


I NUMERI

A livello italiano le prime sono 22 milioni 772mila, mentre le buste paga ammontano a 23 milioni e 99mila.

Al Sud, netto distacco a favore delle pensioni: 7 milioni 209mila quelle erogate, a fronte di 6 milioni 115mila lavoratori. «Un fenomeno preoccupante – considera la Cgia -, poiché dimostra con evidenza gli effetti connessi: denatalità, invecchiamento della popolazione e la presenza dei lavoratori in nero». Un fenomeno, quest’ultimo che «sta riducendo progressivamente il numero dei percettori di reddito regolari, ingrossando, per contro, quello degli assegni pensionistici erogati». 

Il Friuli Venezia Giulia è una delle nove regioni che presenta ancora un saldo positivo tra occupati e pensionati, con 14mila unità. Meglio stanno Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Trentino-Alto Adige e Piemonte. Dietro, ancora in terreno positivo, c’è la Valle d’Aosta. Nello specifico, in regione nel 2022 gli occupati erano 521mila e il numero delle pensioni erogate arrivavano a 506mila. A livello provinciale, Pordenone si distingue per positività, con un saldo di + 15mila unità. La provincia di Udine ce la fa quasi per un soffio, con un distacco di mille occupati sulla quota pensionata. Trieste, spesso considerata tra le città più vecchie d’Italia, chiude a pareggio. Fanalino di coda, invece, il Goriziano, dove i pensionati superano di 2mila unità i lavoratori. 


ALLARME

La Cgia comunque avverte: «Sebbene in Friuli il problema sia meno avvertito che in altre parti del Paese, il trend anche qui è destinato a peggiorare. In altre parole, si sta riducendo la base occupazionale, mentre aumenta quella dei pensionati». Ne consegue una ovvia domanda: che fare per invertire la tendenza? La “ricetta” del rapporto pensa al quadro nazionale e mette al primo posto un’azione volta «a portare a galla una buona parte dei lavoratori invisibili che ogni giorno si recano nei campi, nelle fabbriche e nelle abitazioni degli italiani a svolgere la propria attività lavorativa irregolare». Inoltre, «è necessario incentivare ulteriormente l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, visto che siamo fanalino di coda in Europa per il tasso di occupazione femminile, con l’Italia che ha una media pari al 50 per cento». 


LE CATEGORIE

Per quanto riguardo questo aspetto, il Friuli Venezia Giulia in realtà ha percentuali di occupazione femminile decisamente più alte, poiché arriva al 62,8 per cento, come certificato dall’Osservatorio del lavoro Fvg a giugno di quest’anno. È comunque altrettanto certificato che nella flessione occupazionale che si è verificata in certi settori nel corso del 2023, in regione a perdere di più il lavoro sono state le donne, le quali hanno anche in percentuale maggiore rispetto agli uomini contratti a tempo determinato o condizioni di lavoro precarie. Non da ultimo, esorta la Cgia, occorrono politiche che incentivano la crescita demografica e innalzare il livello di istruzione. La sfida, infatti, è quasi imponente: da qui al 2027 in regione il mercato del lavoro richiederà 65mila addetti per integrare i pensionamenti. Solo negli ultimi dieci anni, però, i lavoratori tra i 15 e i 34 anni sono scesi di 5.300 unità. La difficoltà a reperire personale, già ora lamentata dagli imprenditori, «diventerà un grosso problema», conclude il rapporto.

Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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