Passa il maltempo, ma i danni ci sono: inizia la conta in tutto il Friuli Venezia Giulia

Sabato 20 Agosto 2022 di Loris Del Frate
Maltempo, danni a Pordenone

 Non c’è nulla da fare.

Quando le cose vanno male, alla fine possono andare solo peggio. È stato un anno dannato questo per l’agricoltura e i risultati che si vedranno alla fine potrebbero essere anche peggiori di quelli che si “pesano” ora. Gli agricoltori, infatti, stanno facendo le verifiche per capire nel dettaglio quali saranno gli strascichi della bufera di vento che mercoledì verso l’ora di pranzo ha battuto con raffiche che superavano i 90 chilometri all’ora l’intera regione.


I DANNI


Restando nell’ambito dell’ agricoltura c’è subito da dire che per fortuna non c’è stata grandine che avrebbe massacrato sia quello che resta della frutta che, soprattutto, le vigne. Il problema, però, è stato il vento che in alcune zone ha spazzato il mais piegandolo e ha devastato intere coltivazioni di ortaggi, soprattutto nella provincia di Udine. Ma non è finita qui. Grossi problemi anche per le infrastrutture agricole. In alcune aziende della bassa pordenonese le raffiche hanno divelto le reti antigrandine piazzate sulle piante, così come sono volati alcuni tetti dei capannoni che ospitano i trattori e altri attrezzi necessari per coltivare i campi. A questo si aggiunge il fatto che alcune vecchie stalle sono state scoperchiate e sono volate via anche le mangiatoie. Allo stato non è ancora possibile quantificare i danni perchè la Coldiretti territoriale sta cercando di raccogliere tutte le indicazioni che arrivano dalle singole aziende. «Nei primi giorni della prossima settimana - spiegano dalla Coldiretti - faremo il punto complessivo sulla situazione e valuteremo insieme ai titolari delle aziende come sono andate le cose. Di sicuro i nuovi danni si sommano a quelli già esistenti legati alla siccità e alle grandinate dei mesi scorsi. Non è stato un anno facile».


LE VIGNE


Se da un lato la pioggia di mercoledì dovrebbe essere sufficiente per arrivare sino alla vendemmia senza grossi rischi, quello che preoccupa di più, in particolare le aziende che hanno subito i danni alle reti antigrandine è che il meteo non faccia altri brutti scherzi proprio adesso che si sta completando la maturazione degli acini. Sarebbe un disastro. Confermato, invece, che quest’anno la vendemmia sarà anticipata di almeno una decina di giorni anche se non per tutti i tipi di uva. I bianchi, in particolare quelli più delicati, potrebbero essere vendemmiati già la prossima settimana. Il resto a seguire. Alcuni tipi di cereali, invece, li stanno raccogliendo proprio in questi giorni. Una volta terminato sarà possibile verificare sia la quantità che la qualità in modo da capire esattamente il tipo di danni causati dalla lunga siccità che ha caratterizzato praticamente primavera ed estate.


IL RESTO


Le raffiche violente hanno causato problemi in tutta la regione, soprattutto per quanto riguarda la caduta degli alberi. Sino a ieri sera i comandi dei Vigili del fuoco erano ancora impegnati a mettere in sicurezza piante cadute, rami che occupavano i cigli delle strade e tegole a terra, oltre a capannoni agricoli e industriali che il vento ha scoperchiato in parte. Al lavoro anche i tecnici per sistemare il tetto di uno degli stabilimenti dell’Electrolux che è rimasto danneggiato a causa del vento che ha alzato le lamiere. In campo i volontari della protezione civile in almeno una cinquantina di Comuni in regione. Anche in questo caso la maggior parte degli interventi hanno riguardato gli alberi che sono stati abbattuti dalla rabbia del vento. La settimana prossima diversi Comuni faranno anche un monitoraggio sul territorio per capire se ci sono alberi pericolanti che possono creare problemi nel caso di altri fenomeni meteorologici. Già nella mattinata di ieri i tecnici dell’Enel avevano ripristinato l’energia elettrica in tutte le aree della regione in cui erano stati abbattuti o danneggiati i fili dell’elettricità.

Ultimo aggiornamento: 08:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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