Kronospan perde la causa per diffamazione con Gasparotto. Il giudice: «Diritto di cronaca e verità della notizia»

I dati sul progetto li aveva appresi esaminando i documenti presentati per le autorizzazioni

Giovedì 10 Agosto 2023 di Cristina Antonutti
Kronospan perde la causa per diffamazione con Gasparotto. Il giudice: «Diritto di cronaca e verità della notizia»

Il diritto di critica è sacrosanto. Ancor di più se il dibattito politico coinvolge l'intera collettività con risvolti che riguardano anche salute pubblica e ambiente. Nel capitolo - aperto da Kronospan Italia Srl davanti al Tribunale civile di Pordenone - il finale è tutto a favore di Isaia Gasparotto, a cui l'azienda tutelata dall'avvocato Bruno Malattia aveva chiesto un risarcimento di 200mila euro per i danni patrimoniali e altri 10mila per le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, ritenute diffamatorie.

La richiesta risarcitoria è stata rigettata dal giudice Elisa Tesco. E Kronospan è stata condannata a pagare le spese di lite, quantificate in 10mila euro, a Gasparotto, difeso dagli avvocati Luca Ponti e Luca De Pauli.


LA CAUSA
Il contenzioso risale al 2021. Sullo sfondo c'è l'acceso dibattito sul progetto di ampliamento, previsto da Kronospan nella zona industriale di Ponte Rosso a San Vito al Tagliamento, che ha diviso politica e collettività in due fazioni opposte. Anche Isaia Gasparotto si è schierato. Anzi, dopo le pressioni subite per il caso Kronospan, l'11 maggio 2021 si è dimesso dalla presidenza di Ambiente Servizi Spa. Secondo Kronospan le sue dichiarazioni, rilasciate anche attraverso interviste, avrebbero gettato discredito sull'azienda che intende ampliare il proprio impianto nella zona industriale di San Vito per realizzare pannelli truciolati attraverso Silva Spa, società interamente controllata. Gasparotto ha snocciolato dati sull'investimento, l'impatto ambientale, il conseguente inquinamento e le ripercussioni che il progetto avrebbe avuto sulle dirette concorrenti italiane, la Fantoni di Osoppo e la Bipan di Bicinicco. Dichiarazioni e valutazioni «fuorvianti» e «ingannevoli», secondo Kronospan, tese soltanto a impedire la realizzazione del progetto. Da qui la causa civile che la richiesta di risarcimemto dei danni per diffamazione.


LA SENTENZA
La difesa di Gasparotto, oltre a invocare il diritto di critica politica e ambientale, attraverso le sue memorie ha dimostrato che le esternazioni dell'ex presidente di Ambiente Servizi si sono basate su documentazioni liberamente accessibili, ricavate dai dati che Kronospan ha indicato nello studio di impatto ambientale dell'impianto e nella documentazione presentata all'interno del Paur (Provvedimento autorizzativo unico regionale), precisamente nel Sia (Studio di impatto ambientale). È da lì che Gasparotto ha ricavato indicazioni sulle emissioni in atmosfera di polveri, il numero di assunzioni, le caratteristiche e le capacità dell'impianto. «Gasparotto - scrive il giudice riferendosi ai rilievi della difesa - ha diffuso prevalentemente, se non addirittura esclusivamente, i dati tecnici di progetto previsti per lo scenario associato alla massima capacità del progetto, di macchine e di impianti, laddove Kronospan ha lamentato che tali dati rappresenterebbero uno scenario limite del tutto residuale». I dati sulle emissioni inquinanti in atmosfera sono veri se associati allo scenario peggiore, come è risultato corretto il dato sull'assunzione di operai indicato da Gasparotto (105 in aggiunta agli attuali 82). Lo stesso vale per la considerazione relativa all'area in cui sorgerà il nuovo impianto, interessata alla costituzione di un parco comunale. Gasparotto ha invece sbagliato quando ha associato la caldaia a letto fluido dell'impianto con un inceneritore non assoggettato agli stessi controlli. Ma non ha detto il falso quando si è riferito alla mancanza di centraline per il rilevamento della qualità dell'aria a San Vito: la più vicina, in effetti, è a Morsano al Tagliamento.


LE FRASI
Secondo il giudice, le frasi contestate a Gasparotto nella fase preliminare del procedimento autorizzativo dell'impianto, «seppur espresse con enfasi allo scopo di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica» su temi ritenuti rilevanti (come l'inquinamento, le conseguenze per il settore industriale in cui Kronospan si inserisce e le criticità del progetto) sono «comunque coperte dall'esimente del diritto di critica», come è «coperto il requisito della verità della notizia».

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