«Papà ha sentito battere forte il cuore»: cacciatore muore durante una battuta con gli amici

Lunedì 20 Dicembre 2021
Mario Pontello
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CAVASSO NUOVO (PORDENONE) - Mario Pontello a Cavasso Nuovo era un'istituzione. Assessore negli anni difficili del post terremoto, noto in tutto il circondario per l'officina che la famiglia si tramanda di padre in figlio e, soprattutto, sempre pronto a mettersi a disposizione di chi aveva bisogno. Un altruista con una grande passione: la caccia. Ieri era partito con due amici per raggiungere Maleon, nella Riserva di caccia di Tramonti di Sopra, di cui era socio. Stavano percorrendo un sentiero al limitare del bosco, quando si è sentito male. «Sentiva battere forte il cuore - spiega il figlio Cristian, a cui il padre ha lasciato le redini dell'officina di Cavasso -. Gli amici lo hanno invitato a bere qualcosa di caldo, ma lui si è accasciato improvvisamente».


I SOCCORSI

Mario Pontello, 78 anni, non aveva problemi cardiaci e ieri è uscito di casa che stava bene. Con i compagni di caccia era d'accordo di incontrarsi per fare alcuni appostamenti e osservare gli animali, non si era affaticato. Improvvisamente il malore. La centrale della Sores di Palmanova, subito allertata, ha inviato in località Maleon un'ambulanza, i vigili del fuoco di Maniago e la guarda medica, oltre ai carabinieri della stazione di Meduno. Purtroppo i tentativi di strappare il cacciatore alla morte sono stati inutili. Il decesso è stato ricondotto a un arresto cardiocircolatorio.


IL RICORDO

La notizia della morte ha fatto calare un velo di tristezza a Cavasso Nuovo.

Tutti lo conoscevano. Chi per l'officina meccanica fondata dal nonno e poi condotta dal padre, chi per essersi fatto consegnare bombole del gas o per aver fatto il pieno nel suo distributore di benzina. Il pensiero è andato alla moglie Lionella e ai figli Cristian, Elvis e Sonia, a cui ha sempre insegnato a rispettare il prossimo. Emanuele Zanon, ex sindaco e oggi consigliere regionale, amico di famiglia, è rimasto profondamente colpito: «Era un uomo molto presente, cordiale, capace di stare con tutti. Lascia un grande vuoto nella comunità». Anche il sindaco Silvano Romanin è addolorato: «Lo incontravo quasi ogni giorno nel bar gestito dalla figlia, era una persona splendida che si prodigava per coloro che avevano bisogno. Era sempre disponibile a dare una mano e a partecipare. Una persona davvero speciale». La sua grande passione era la caccia. Ed è tra i suoi boschi che ieri se n'è andato.

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