Ideal Standard, la Regione a muso
duro: una decisione inaccettabile

Giovedì 18 Luglio 2013
Lavoratori Ideal Standard
PORDENONE - A dicembre scadranno i quattro anni (non pi rinnovabili) dei contratti di solidariet dei dipendenti Ideal Standard. Potrebbe essere quella la data - salvo dietrofront dell’impresa - della dismissione della fabbrica di Orcenico.



«Quello che è avvenuto al ministero è il segno di una classe imprenditoriale spregiudicata, incapace di guardare al bene comune, che considera l’impresa solo come elemento da spremere e gettare». Non usano mezzi termini i segretari provinciali Giuliana Pigozzo (Cgil), Arturo Pellizzon (Cisl) e Roberto Zaami (Uil).



«Per come si è svolto, l’incontro al ministero è stato solo una farsa. Una perdita di tempo. L’azianda è incurante delle istituzioni, dei lavoratori, del sindacato e della stessa storia industriale dello stabilimento di Orcenico, dei fondi pubblici erogati all’impresa». La reazione sul territorio sarà durissima. «Non è accettabile - sostengono i sindacati - che si trattino in questo modo centinaia di lavoratori e istituzioni che si sono prodigate in questi anni per superare la crisi». Alla società si chiede di ritirare la chiusura e riaprire il confronto analizzando le possibilità che da tempo offriamo attraverso un l’Accordo di programma del territorio».



«Bain Capital sbaglia di grosso se pensa di poter risolvere i problemi industriali con la chiusura di uno stabilimento. Se Bain Capital sceglierà la strada del confronto per affrontare i problemi industriali che connotano tutti gli stabilimenti del gruppo Ideal Standard troverà istituzioni attente e collaborative. Diversamente si assume la responsabilità di una stagione di duro confronto i cui costi sono tutt'ora sottovalutati dal management di Milano e di Londra».



Non ha dubbi il senatore Pd Lodovico Sonego dopo l’annuncio di ieri. «È inqualificabile - aggiunge Sonego - il modo in cui la dirigenza ha comunicato la chiusura di uno stabilimento di 500 dipendenti. Ed è altrettanto condannabile l’assenza ai tavoli della proprietà, il fondo Bain Capital». «La decisione unilaterale- sostiene il deputato Giorgio Zanion - della proprietà di chiudere lo stabilimento è un vero colpo allo stomaco per il nostro territorio. Assolutamente inaccettabile anche per le modalità squalificanti con cui la notizia è stata data».



«Siamo allibiti - sostiene il vicepresidente regionale Sergio Bolzonello - per l’atteggiamento dell’azienda e per come la questione è stata trattata. Lo stabilimento di Orcenico ha tutte le caratteristicheper rimanere sul mercato. La Regione non accetta la decisione della società e farà di tutto per salvare lo stabilimento».



Intanto, in Consiglio regionale c’è stato un botta-risposta tra l’ex assessore Luca Ciriani e la presidente Debora Serracchiani proprio su Ideal Standard. Oggi in aula l’assessore Panariti illustrerà la situazione e saranno cercate le soluzioni possibili.
Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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