PORDENONE - Dei 150 profughi ucraini censiti in Friuli Venezia Giulia e figli degli ultimi arrivi, quaranta sono a Pordenone.
L'APPELLO
«Almeno per ora - ha spiegato sempre il sindaco Alessandro Ciriani - dobbiamo fermarci per catalogare il materiale promesso dalle persone e per raccoglierlo tramite la Protezione civile. Una volta effettuata la stima, è probabile che forniremo una nuova lista puntuale con gli oggetti che verranno a mancare». Ad aver manifestato l’intenzione di donare i beni di prima necessità ai profughi ucraini che saranno ospitati negli appartamenti messi a disposizione dal Comune sono stati sia privati cittadini che aziende. Nell’arco di 24/48 ore saranno disponibili quattro appartamenti comunali, arredati ed attrezzati in grado di ospitare una decina-dozzina fra madri e figli, ed altri appartamenti saranno pronti nei prossimi giorni. Il Comune ha attivato il Centro Operativo Comunale da oggi per ulteriori informazioni sarà attivo il numero telefonico 0434 392290. Al Centro Anziani di Torre, il piano terra è stato riconvertito a deposito. Al Comune inoltre il compito di occuparsi della gestione dei bagni chimici, gli aspetti sanitari invece sono gestiti dell’AsFo; altri, per lo più amministrativi e non solo dalla Questura. Si sta valutando come coinvolgere le farmacie per l’acquisto e distribuzione dei farmaci mentre per gli aiuti economico-finanziari si consiglia di far pervenire le offerte direttamente alle diverse associazioni impegnate nella raccolta fondi Intanto si pensa anche agli animali. La Sezione Enpa di Pordenone, in coordinamento con la sede nazionale che provvederà alla consegna in territorio Ucraino, ha organizzato un punto di raccolta di aiuti alimentari e sanitari per i tantissimi animali vaganti.