Boom di solidarietà per i profughi ucraini a Pordenone, il sindaco Ciriani: «Per ora basta donazioni al Comune»

Martedì 8 Marzo 2022 di Redazione
Un camion di aiuti

PORDENONE - Dei 150 profughi ucraini censiti in Friuli Venezia Giulia e figli degli ultimi arrivi, quaranta sono a Pordenone.

E i posti messi a disposizione dal sindaco Alessandro Ciriani sono sufficienti. Ci vorrà ancora del tempo per completare l’appalto breve e intanto i rifugiati sono ospitati negli alberghi cittadini. Ma la macchina sta andando avanti velocemente, tanto che ieri mattina il primo cittadino è stato costretto a inviare un messaggio generale: «Ringrazio moltissimo tutte le persone che hanno contattato il Comune per donare i materiali necessari a dare assistenza ai profughi ucraini in arrivo - ha scritto Ciriani -. Abbiamo recuperato moltissimo materiale e, al momento, non abbiamo bisogno di altro. Vi prego quindi di sospendere l’invio di mail o di chiamare». Materassi nuovi, frigoriferi, piastre a induzione, letti per bambini, prodotti per l’igiene personale e per la casa. Ecco il risultato - in pochi giorni - della solidarietà dei pordenonesi.

L'APPELLO

«Almeno per ora - ha spiegato sempre il sindaco Alessandro Ciriani - dobbiamo fermarci per catalogare il materiale promesso dalle persone e per raccoglierlo tramite la Protezione civile. Una volta effettuata la stima, è probabile che forniremo una nuova lista puntuale con gli oggetti che verranno a mancare». Ad aver manifestato l’intenzione di donare i beni di prima necessità ai profughi ucraini che saranno ospitati negli appartamenti messi a disposizione dal Comune sono stati sia privati cittadini che aziende. Nell’arco di 24/48 ore saranno disponibili quattro appartamenti comunali, arredati ed attrezzati in grado di ospitare una decina-dozzina fra madri e figli, ed altri appartamenti saranno pronti nei prossimi giorni. Il Comune ha attivato il Centro Operativo Comunale da oggi per ulteriori informazioni sarà attivo il numero telefonico 0434 392290. Al Centro Anziani di Torre, il piano terra è stato riconvertito a deposito. Al Comune inoltre il compito di occuparsi della gestione dei bagni chimici, gli aspetti sanitari invece sono gestiti dell’AsFo; altri, per lo più amministrativi e non solo dalla Questura. Si sta valutando come coinvolgere le farmacie per l’acquisto e distribuzione dei farmaci mentre per gli aiuti economico-finanziari si consiglia di far pervenire le offerte direttamente alle diverse associazioni impegnate nella raccolta fondi Intanto si pensa anche agli animali. La Sezione Enpa di Pordenone, in coordinamento con la sede nazionale che provvederà alla consegna in territorio Ucraino, ha organizzato un punto di raccolta di aiuti alimentari e sanitari per i tantissimi animali vaganti.

Ultimo aggiornamento: 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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