Le discoteche restano in lockdown: per la prima volta in 51 anni non si balla al Mr. Charlie di Lignano

Venerdì 29 Maggio 2020 di Marco Agrusti
MYSS KETA La rivelazione dell’hip hop italiano sarà ospite lo scorso anno al Mr. Charlie di Lignano Pineta.
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LIGNANO - Non è un addio, ma ai “militanti” della movida lignanese la notizia farà comunque male: dopo 51 anni quest’estate non si ballerà al Mister Charlie di Lignano Riviera. L’ha deciso il Coronavirus. Ma il locale non si prenderà un anno sabbatico. Cambierà pelle, conservando il dna esclusivo che ha sempre contraddistinto le estati di generazioni e generazioni. Da discoteca con due facce (il Charlie e il Charlino, quest’ultimo più raccolto e “snob”), diventerà un ristorante. Sparirà la divisione in due degli spazi e verrà creata un’unica area all’aperto che si presterà meglio al rispetto delle norme anti-contagio stabilite per il comparto della ristorazione. Quindi al Charlie non ci si andrà per ballare e fare l’alba, ma per mangiare. Lo ha annunciato direttamente il patròn del locale, Adriano Cerato. Ma il ristorante che nascerà al Charlie non sarà comune. In programma, infatti, c’è un calendario fatto di cene-spettacolo, con musica dal vivo e piano-bar. Una specie di salto nel passato, con riferimenti anche espliciti alla Cortina di Jerry Calà e del primo Vacanze di Natale. «Siamo pronti a cambiare - spiega Cerato - e a riaprire in sicurezza come ristorante. Speriamo però di poter lavorare, nel rispetto delle norme e senza essere soffocati dai controlli». Al locale servirà una temporanea conversione della licenza: quella attuale è riferita infatti all’attività di discoteca. Le cene-spettacolo andranno in scena nei fine settimana, ma a causa dell’emergenza Coronavirus non sarà la solita estate lignanese. 
Un altro locale di riferimento per la vita notturna di Lignano è il Kursaal. E lì la decisione ha seguito una logica diversa. Il titolare, Riccardo Badolato, ha scelto infatti di attendere gli sviluppi della situazione sanitaria, perché non è escluso che un ulteriore miglioramento dei dati epidemiologici possa portare a delle linee guida applicabili anche alle discoteche. «Per questo - ha spiegato - non convertiremo la licenza. Siamo fiduciosi di poter ripartire con la nostra attività normale». Intanto però c’è una porzione del Kursaal che non dovrà attendere. Quando riapriranno gli stabilimenti balneari, infatti, ripartirà anche il servizio piscina e bar che si trova sulla terrazza del locale. Sarà aperta anche la spiaggia sulla quale si affaccia la terrazza stessa. Le norme da rispettare saranno quelle applicabili alle piscine, ai bar e agli stabilimenti balneari. 
DISCOTECHE
Le discoteche, cioè un settore che anche in regione, oltre a “vendere” divertimento a migliaia di giovani, dà lavoro a numerosi addetti. Le sale giochi, da quelle dedicate ai giovani a quelle che si dedicano al mondo dell’azzardo legale. Ma anche le feste in casa, un settore non settore che non genera guadagni ma che fa parte della sfera sociale. Per finire (ma è solo un esempio) con il calcetto tra colleghi o tra amici. Sono alcune delle attività che rimarranno in una specie di lockdown anche dopo l’ondata di aperture che sarà sancita dalla prossima ordinanza del presidente Massimiliano Fedriga. Non c’è spazio per riaprire tutto. Non perché la Regione non voglia, bensì per la mancanza delle linee guida fondamentali per la disciplina delle attività elencate. 
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