PORDENONE E UDINE - Non un’ordinanza, ma venti ordinanze, per dichiarare “guerra” al Dpcm e mettere definitivamente le Regioni sulle barricate e sfidare il governo sul terreno delle restrizioni.
IL DETTAGLIO
Ieri (lunedì) Massimiliano Fedriga ha passato la giornata incollato al telefono. Da un lato l’iniziativa della Lega, che punta a coinvolgere i sindaci del Carroccio per una pioggia di ricorsi; dall’altro l’iniziativa più concreta, cioè l’assalto delle Regioni al Dpcm. «Non vogliamo fughe in avanti solitarie», filtra dall’entourage del presidente del Fvg. Niente leggi regionali oppure ordinanze-show isolate: quella sarà solo l’ultima carta da giocare. «Ciò a cui si punta - si apprende - è una serie di documenti da parte di tutte le Regioni». Con due orari da cambiare: la chiusura alle 20 per i bar e quella tra le 22 e le 23 per i ristoranti. La giornata decisiva sarà quella di oggi, quando le Regioni si aggiorneranno. Ma il piano è già sul tavolo: se si dovrà rischiare l’impugnativa urgente da parte del governo, lo si dovrà fare tutti assieme. E oggi Fedriga incontrerà in videoconferenza i sindaci dei quattro capoluoghi per coordinare le azioni.
ALTA TENSIONE
Domani mattina (mercoledì), in piazza Unità a Trieste, Fipe e Confcommercio porteranno la protesta di fronte alla Regione e alla Prefettura. È in programma la prima manifestazione ufficiale contro le restrizioni. In realtà la miccia è già stata accesa nel tardo pomeriggio di ieri. La stessa piazza Unità, infatti, si è riempita di almeno duemila persone e non sono mancati attimi di tensione con le forze dell’ordine. Presenti anche Fedriga e il sindaco Roberto Dipiazza. «Ho sempre rispettato le regole - ha detto il primo cittadino - ma stavolta no». «Queste scelte - ha ribadito Fedriga - sono inique e rischiano di farci perdere sia la battaglia economica che quella sanitaria». Venerdì, invece, è in programma una protesta anche in piazza Libertà a Udine. Ieri a Pordenone era stata messa in conto una manifestazione spontanea in piazza XX Settembre: dovevano parteciparvi baristi e ristoratori ma la Fipe ha preferito rinviare tutto a domani. Da Pordenone, verso Trieste, partirà un pullman.