Cresime e comunioni da settembre: migliaia di bambini e ragazzi in chiesa tra mille regole

Martedì 21 Luglio 2020 di Redazione
Una messa in duomo a Pordenone ai tempi del Covid
PORDENONE - Ad attendere il via libera, c’erano e ci sono migliaia di famiglie pordenonesi. Padri e madri di bimbi delle elementari, che non vedono l’ora di vedere il proprio figlio o la propria figlia vestiti di bianco per ricevere la prima eucaristia della vita e genitori che accompagneranno ragazzi ormai adolescenti per l’ultimo sacramento della gioventù. Sarà di nuovo tutto possibile da settembre, mese scelto dalla diocesi di Pordenone-Concordia per la ripartenza delle cresime e delle comunioni. Ma anche in chiesa sarà un mondo diverso, dove anche i bimbi dovranno indossare la mascherina mentre entreranno in fila indiana in chiesa e dove la stessa esecuzione dei sacramenti non potrà essere la stessa di febbraio. 
IL QUADRO
Cresime e comunioni riprenderanno regolarmente a settembre. Ogni parroco dovrà concordare le date con l’Unità pastorale. «Si consideri - spiega la diocesi in una nota - la possibilità di compiere più di una celebrazione solenne della cresima in modo che il numero di cresimandi e dei familiari e parenti che desiderano partecipare alla celebrazione sia conforme alle dimensioni del luogo di culto viste le norme vigenti. Nulla vieta di compiere la celebrazione all’esterno della chiesa per dare la possibilità a più persone di partecipare». E ancora: «Al momento della cerimonia i cresimandi, senza la mascherina, si accostino al ministro. I padrini indossino la mascherina mantenendo il gesto di presentazione (la mano sulla spalla). I cresimandi e padrini si dispongano in fila rispettando la distanza prevista di un metro. Il ministro compirà secondo consuetudine l’unzione sulla fronte con la formula di rito e poi pronuncerà l’invito alla pace omettendone il segno. Ad ogni Crismazione il ministro abbia l’accortezza di igienizzare la mano con l’utilizzo di salviette». Regole ancora più rigide per la prima comunione. «Si suggerisce di disporre le famiglie con il bambino in un unico banco, tenendo tra i banchi la misura consona relativa al distanziamento fisico. Se è consuetudine che i fanciulli entrino processionalmente in chiesa, ciò avvenga, a patto che tutti indossino la mascherina e i familiari abbiano già preso posto nei rispettivi banchi. Si mantenga l’uso della vestina, consigliando alle famiglie di lavarla prima e dopo l’utilizzo. Gli interventi dei fanciulli (atto penitenziale, preghiere dei fedeli, ringraziamenti) si omettano, oppure vengano svolti dal posto con l’aiuto di un microfono portatile. Per il rito di comunione, i bambini, senza la mascherina, si accostino al celebrante che, secondo le norme vigenti li comunica sulla mano. In questo caso siano le catechiste a far rispettare i distanziamento durante la fila per la comunione». Il controllo, quindi, dovrà esserci sia prima che durante la cerimonia. E i catechisti avranno un ruolo centrale. 
BATTESIMI E CONFESSIONI
Per quanto riguarda i battesimi, il ministro deve mantenere una opportuna distanza dal battezzando e dai genitori e padrini; il segno della croce sulla fronte del bambino lo compiono solamente il ministro, che si sarà igienizzato precedentemente le mani, e i genitori; si deve omettere il segno della croce da parte dei padrini; per le unzioni con l’olio dei catecumeni ed il sacro crisma, il ministro si deve igienizzare precedente le mani. Sono “vietati” invece i confessionali: il rito della confessione deve avvenire in una zona dedicata della chiesa, che dev’essere sufficientemente aerata. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci