PORDENONE - Rispetto all'anno scorso - ma anche a due anni fa quando l'emergenza sanitaria era inimmaginabile - la richiesta di minipiscine da giardino è più che raddoppiata. Un mercato al quale le aziende del wellness non riescono quasi a stare al passo. Come sta accadendo alla Albatros, storica azienda di prodotti idromassaggio e minipiscine di Spilimbergo, in provincia di Pordenone.
IL RISCHIO
Tempi lunghi che il settore di business delle piccole piscine domestiche per esterno deve necessariamente contenere in quanto la stagionalità tipica del prodotto va da marzo a settembre. Ed è per questo che l'impresa pordenonese da maggio incrementerà di qualche unità il proprio organico portandolo a circa venti addetti. Ma il vero rischio, in questi tempi di pandemia, è un altro, comune del resto a diversi settori produttivi del manifatturiero: il vertiginoso aumento dei prezzi delle materie prime e la difficoltà di approvvigionamento di alcuni materiali particolari. Come per esempio le resine e le plastiche che servono proprio per realizzare le minipiscine da giardino. A causare il boom di richieste non è soltanto il fatto che le piscine, come le palestre, sono chiuse da ottobre scorso e non riapriranno prima di giugno. «La forte richiesta di piscine da giardino - spiega Gerardo Iamunno, presidente e ad della Albatros - è legata sia al superbonus del 110% che al provvedimento che prevede lo sgravio fiscale del 50% in fattura sul rifacimento dei giardini con arredi, pergolati e gazebo. Questi incentivi stanno creando un singolare effetto traino anche per il nostro tipo di prodotto che, di suo, non gode di sgravi o incentivi fiscali e non rientra nemmeno nel superbonus edilizio del 110%. Ma l'effetto trascinamento di queste misure ricade anche sulle minipiscine da giardino».
MATERIE PRIME
Un risveglio del mercato, soprattutto quello interno, legato alla filiera della casa che comprende anche arredamento ed elettrodomestici. Alla Albatros di Spilimbergo si cerca di accorciare i tempi di consegna anche rinforzando l'organico. Ma la difficoltà nel reperire le materie prime (in particolare polimeri, resine e plastiche) i cui prezzi sono andati alle stelle fa molto preoccupare l'impresa. «Nonostante le scorte fatte - aggiunge Iamunno - ci troviamo in una situazione singolare mai vista prima: una fortissima richiesta del mercato domestico e il rischio di non poter rispondere perchè manca il materiale».
