PORDENONE - Undici morti in un giorno in provincia di Pordenone causati (anche) dal Covid-19. È il bilancio giornaliero più pesante da inizio pandemia.
L'EX PROFESSORE
Insegnante di lettere, uomo di cultura, conosciuto in paese perché con le sue parole aveva spesso “cantato” il territorio, la Aviano che non c’era e non c’è più. È il vuoto che lascerà Roberto Morandini, morto ieri in ospedale a Pordenone. Era positivo al Covid, vittima del focolaio che sta mettendo a rischio gli anziani della casa di riposo. Le sue condizioni di salute erano già precarie e l’attacco della malattia è stato fatale. Morandini aveva 72 anni e nel 2018, in piazza Duomo ad Aviano, era stato vittima di un grave indicente stradale. Stava attraversando sulle strisce, era a piedi, quando una macchina, il cui conducente era stato abbagliato dal sole, lo aveva centrato in pieno. Morandini era stato ricoverato d’urgenza, ma si era salvato. Poi la degenza in casa di riposo, fino all’esplosione del contagio nella struttura. E il triste epilogo di ieri pomeriggio. Roberto Morandini era molto conosciuto in paese. Aveva insegnato alle Magistrali, proprio ad Aviano, e si era laureato in Lettere con una tesi che raccontava la Pedemontana pordenonese. “Aviano, Polcenigo e Budoia in luce etnologica”, questo il titolo della ricerca che successivamente era stata anche pubblicata. Il padre, Antonio Morandini, era stato a sua volta un simbolo del mondo scolastico avianese, avendo insegnato per anni alle elementari e avendo diretto la banda del paese.