Covid, record di vittime a Pordenone: addio anche all'ex prof Morandini, Aviano in lutto

Mercoledì 16 Dicembre 2020 di Marco Agrusti
Covid, record di vittime a Pordenone: addio anche all'ex prof Morandini, Aviano in lutto

PORDENONE - Undici morti in un giorno in provincia di Pordenone causati (anche) dal Covid-19. È il bilancio giornaliero più pesante da inizio pandemia.

In regione le vittime di ieri sono state 26, alle quali però si aggiungono 16 decessi avvenuti in casa dal 19 ottobre al 9 dicembre (tra cui una 80enne e un 90enne di Zoppola e una 92enne di Maniago) e altre 10 vittime registrate tra l’11 e il 13 dicembre. Giornata drammatica in casa di riposo a San Vito, dove hanno perso la vita l’80enne Giovanni Masarin (originario di Torre di Mosto), la 75enne Lina Agostini (sanvitese, da 40 anni nella residenza), la 93enne Angelina Busetto di Brugnera e la 73enne Renza Fontanel di Cordovado. Altri sei contagi tra gli operatori. «Siamo increduli e inermi», ha detto il direttore Alessandro Santoianni. Positivi anche altri sei operatori sanitari. La situazione è estremamente difficile e i turni iniziano a diventare massacranti. A Sacile è morta l’84enne Anna Bee, mentre a Prata addio ad Aurelia Roman di 91 anni. E stata registrata anche la morte di Domenico Antoniali, 51enne di Porcia. Era ricoverato all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Aveva un quadro clinico già complicato. La Regione ha segnalato anche un altro decesso a Prata, uno a Pordenone e la scomparsa di una donna di 100 anni in casa di riposo a San Vito. Si tratta però di persone la cui scomparsa è già stata registrata su queste pagine martedì. Tre decessi in un solo giorno ad Aviano, tutti legati al focolaio della casa di riposo. Addio anche Giuseppe Conchet (88 anni) e a Marcellina Cattaruzza di 87 anni di San Martino di Campagna. 

L'EX PROFESSORE 

Insegnante di lettere, uomo di cultura, conosciuto in paese perché con le sue parole aveva spesso “cantato” il territorio, la Aviano che non c’era e non c’è più. È il vuoto che lascerà Roberto Morandini, morto ieri in ospedale a Pordenone. Era positivo al Covid, vittima del focolaio che sta mettendo a rischio gli anziani della casa di riposo. Le sue condizioni di salute erano già precarie e l’attacco della malattia è stato fatale. Morandini aveva 72 anni e nel 2018, in piazza Duomo ad Aviano, era stato vittima di un grave indicente stradale. Stava attraversando sulle strisce, era a piedi, quando una macchina, il cui conducente era stato abbagliato dal sole, lo aveva centrato in pieno. Morandini era stato ricoverato d’urgenza, ma si era salvato. Poi la degenza in casa di riposo, fino all’esplosione del contagio nella struttura. E il triste epilogo di ieri pomeriggio. Roberto Morandini era molto conosciuto in paese. Aveva insegnato alle Magistrali, proprio ad Aviano, e si era laureato in Lettere con una tesi che raccontava la Pedemontana pordenonese. “Aviano, Polcenigo e Budoia in luce etnologica”, questo il titolo della ricerca che successivamente era stata anche pubblicata. Il padre, Antonio Morandini, era stato a sua volta un simbolo del mondo scolastico avianese, avendo insegnato per anni alle elementari e avendo diretto la banda del paese. 

Ultimo aggiornamento: 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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