È un fatto, che nemmeno le teorie complottistiche più articolate e apparentemente ben costruite possono negare o provare a confutare.
I NUMERI
Nell’ultimo mese e mezzo, cioè dalla fine di giugno, su tutto il territorio regionale sono morte solamente tre persone a causa delle conseguenze (dirette o indirette) del Coronavirus. Tre deceduti contagiati a fronte di un netto aumento dei contagi poi chiamato in gergo “quarta ondata”. Sono numeri bassissimi, se si pensa alle impennate di decessi che si era abituati a testimoniare nei periodi più neri della pandemia. Il raffronto, in questo caso, non deve essere fatto con lo stesso periodo dell’estate 2020. Allora il contagio era stato praticamente azzerato e non si parlava né di ceppo inglese, né tanto meno di variante Delta. C’era il Covid e basta, quello “originale” si potrebbe dire. Il paragone che calza è quello con lo scorso mese di ottobre, quando la pandemia era entrata di fatto nella seconda ondata dopo un’estate di tregua illusoria. Solo così si può capire davvero la portata della “rivoluzione” generata almeno in parte dalla progressione delle vaccinazioni. Torniamo allora ai prodromi della seconda ondata, cioè all’ottobre scorso. In Friuli Venezia Giulia, con dati sul contagio simili a quelli che si registrano attualmente, in un mese erano stati registrati ben 43 decessi, contro i tre in un mese e mezzo attuali. Un crollo verticale che non può non impressionare e allo stesso tempo spingere a una riflessione profonda sia sul ruolo fondamentale delle vaccinazioni che sulla nuova era in cui è entrata verosimilmente la pandemia.
LE RAGIONI
Il 92 per cento degli ottantenni residenti in Friuli Venezia Giulia ha completato il ciclo vaccinale ed è protetto. Prima non lo era, e i decessi riguardavano soprattutto questa fascia d’età. Ora sono quasi azzerati. Lo stesso discorso vale per i novantenni, coperti sempre al 92 per cento. Lo scudo funziona, lo dimostrano i freddi numeri, che non possono mentire sotto il “comando” di un presunto manovratore tanto amato dalle teorie complottiste. Ma come detto si fa strada anche una seconda ipotesi: al fianco dei vaccini, potrebbe esserci anche una caratteristica insita nella variante Delta, ancora allo studio. Una maggiore adattabilità al corpo umano che provocherebbe meno danni.