Covid in Fvg, stessi contagi ottobre ma mortalità quasi azzerata: ecco cosa sta succedendo

Venerdì 13 Agosto 2021 di Marco Agrusti
Una Terapia intensiva Covid

È un fatto, che nemmeno le teorie complottistiche più articolate e apparentemente ben costruite possono negare o provare a confutare.

Di Covid, oggi, si muore nettamente di meno. E tra gli esperti che coordinano il lavoro di ricerca in Friuli Venezia Giulia si fa strada un’ipotesi: il fattore alla base del calo dei decessi che si sta verificando in regione potrebbe essere sorretto da due pilastri. La vaccinazione da un lato e (forse) una miglior capacità della variante Delta di adattarsi al corpo umano, che coinciderebbe con una letalità minore che in questo caso va di pari passo con una contagiosità che invece è schizzata alle stelle anche rispetto a quella - già alta - della variante inglese. 


I NUMERI


Nell’ultimo mese e mezzo, cioè dalla fine di giugno, su tutto il territorio regionale sono morte solamente tre persone a causa delle conseguenze (dirette o indirette) del Coronavirus. Tre deceduti contagiati a fronte di un netto aumento dei contagi poi chiamato in gergo “quarta ondata”. Sono numeri bassissimi, se si pensa alle impennate di decessi che si era abituati a testimoniare nei periodi più neri della pandemia. Il raffronto, in questo caso, non deve essere fatto con lo stesso periodo dell’estate 2020. Allora il contagio era stato praticamente azzerato e non si parlava né di ceppo inglese, né tanto meno di variante Delta. C’era il Covid e basta, quello “originale” si potrebbe dire. Il paragone che calza è quello con lo scorso mese di ottobre, quando la pandemia era entrata di fatto nella seconda ondata dopo un’estate di tregua illusoria. Solo così si può capire davvero la portata della “rivoluzione” generata almeno in parte dalla progressione delle vaccinazioni. Torniamo allora ai prodromi della seconda ondata, cioè all’ottobre scorso. In Friuli Venezia Giulia, con dati sul contagio simili a quelli che si registrano attualmente, in un mese erano stati registrati ben 43 decessi, contro i tre in un mese e mezzo attuali. Un crollo verticale che non può non impressionare e allo stesso tempo spingere a una riflessione profonda sia sul ruolo fondamentale delle vaccinazioni che sulla nuova era in cui è entrata verosimilmente la pandemia. 


LE RAGIONI


Il 92 per cento degli ottantenni residenti in Friuli Venezia Giulia ha completato il ciclo vaccinale ed è protetto. Prima non lo era, e i decessi riguardavano soprattutto questa fascia d’età. Ora sono quasi azzerati. Lo stesso discorso vale per i novantenni, coperti sempre al 92 per cento. Lo scudo funziona, lo dimostrano i freddi numeri, che non possono mentire sotto il “comando” di un presunto manovratore tanto amato dalle teorie complottiste. Ma come detto si fa strada anche una seconda ipotesi: al fianco dei vaccini, potrebbe esserci anche una caratteristica insita nella variante Delta, ancora allo studio. Una maggiore adattabilità al corpo umano che provocherebbe meno danni. 

Ultimo aggiornamento: 16:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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