Coronavirus, gli ospedali iniziano a intravedere la luce: da quasi una settimana ogni giorno ci sono meno malati in Fvg

Domenica 20 Dicembre 2020 di Marco Agrusti
Una Terapia intensiva Covid

PORDENONE E UDINE - Dai primi segnali, a una tendenza consolidata. E per la prima volta anche a Pordenone, la provincia più in difficoltà nelle ultime settimane, in corsia si inizia lentamente a respirare. La pressione sugli ospedali del Friuli Venezia Giulia rimane sempre alta, e ci vorrà ancora tempo per poter parlare di cessato allarme rosso. Ma da cinque giorni c’è un dato che fa ben sperare: i ricoveri in Area medica calano costantemente, senza inversioni di tendenza. Ed è la prima volta che accade da quando, tra fine settembre e inizio ottobre, la seconda ondata ha iniziato a produrre i suoi effetti sul sistema sanitario. Merita un capitolo a parte, invece, l’occupazione delle Terapie intensive, che mostra un andamento più altalenante di giorno in giorno, pur senza picchi o impennate. 
L’ANDAMENTO
Ieri il numero di pazienti ricoverati nei reparti Covid diversi dalle Rianimazioni è sceso sotto quota 600. Non accadeva dal 27 novembre scorso, quando i pazienti erano 594, esattamente lo stesso numero registrato ieri dalla Regione. Ma più dei numeri, parlano e contano le curve. E sono quelle disegnate dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Quella che riguarda il tasso di occupazione dei posti letto in Area medica in Fvg è finalmente in discesa. Si è passati dal 52 per cento toccato il 14 dicembre al 47 per cento di venerdì. E ieri la quota è scesa ancora. La quota di occupazione era sempre rimasta al di sopra del 50 per cento già dal 4 dicembre scorso e non era mani scesa sotto la seconda soglia di allerta. Ora invece punta ad andare al di sotto della prima, fissata al 40 per cento, dove si stabilizza invece il dato medio nazionale. Il Fvg, quindi, ha imboccato la strada della discesa dei ricoveri, anche se resta tra le regioni del Nord con il più alto tasso di occupazione degli ospedali. Diverso, come detto, l’andamento delle Rianimazioni, reparti che però nella seconda ondata non hanno visto arrivare lo stesso tsunami della prima. In Fvg il tasso di occupazione oscilla attorno al 33 per cento (nella media nazionale), ancora al di sopra rispetto alla soglia del trenta. A giorni di calo si alternano nuovi ingressi e non si registra ancora una discesa marcata. 
IN PROVINCIA
Il calo dei ricoveri è uniforme in tutta la regione.

L’abbassamento del tasso di occupazione si riflette anche sulla sanità pordenonese, che vive i suoi primi giorni di attenuazione del fenomeno dopo più di un mese e mezzo in apnea. La pressione, anche al Santa Maria degli Angeli, resta alta. Ma fortunatamente il rientro di molti operatori precedentemente contagiati sta contribuendo a garantire ai pazienti un’assistenza migliore e all’ospedale una più puntuale organizzazione. E parlano anche i numeri. Il 9 dicembre si era toccato il picco: 198 persone ricoverate a causa del Covid. Oggi invece sono 175. Resta la preoccupazione per un livello di contagio che in provincia resta alto e che contribuisce a rallentare la discesa dei ricoveri. 

Ultimo aggiornamento: 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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