Cinzia sogna di trovare il papà mai conosciuto: «Vi prego aiutatemi, voglio ringraziarlo di avermi messa al mondo»

«Ho saputo casualmente che l'uomo che mi ha cresciuta non era mio padre biologico.. Da quello che so è un friulano, spero di ritrovarlo per ringraziarlo di avermi messa al mondo»

Domenica 24 Dicembre 2023 di Giulia Soligon
Cinzia Gobbo

PORDENONE - «Che mio papà non era quello che mi aveva cresciuta l'ho saputo casualmente, camminando.

Da quello che so è un uomo friulano, spero di ritrovarlo per ringraziarlo di avermi messa al mondo».

LA SCOPERTA
Novembre 2022, a Napoli è una bella mattina di sole, Cinzia Gobbo sta tornando a casa insieme alla mamma, originaria della città partenopea, e alla zia. Sono uscite per fare colazione al bar, quando sulla strada del rientro scopre l'altra storia, quella che in 58 anni nessuno le aveva mai raccontato. Lei, avanti qualche metro, con un'andatura più veloce. Dietro, invece, le due donne anziane, con passo più lento. «Sentivo che parlavano di mio papà, mancato nel 2017. Dicevano che i miei fratelli Maurizio e Patrizia assomigliano a lui, poi mia mamma ha detto: "Cinzia invece ha preso dalla razza nostra". In quel momento mia zia, che ha qualche problema di udito, ha alzato un po' di più la voce e le ha risposto: "Ma essa nun o' sape ca Mario nun è o' padre?"». Improvvisamente le cala il freddo addosso e il cuore le finisce in gola. «L'ho saputo così. Io ho amato tanto il papà che mi ha cresciuta e lui ha amato tanto me». Ma giunti a quel punto, con una verità sepolta ora venuta a galla, non si poteva fare altro che andare a fondo. Finite le vacanze partenopee e tornata a casa ad Asiago, dove oggi abita, Cinzia ha cominciato a scavare tra i ricordi della sua famiglia. «Inizialmente mia mamma non ha voluto dirmi nulla, poi però questo grande segreto è venuto fuori. Mamma, di Napoli, e papà di origine veneta si sono conosciuti in Svizzera dove erano emigrati. Si sono sposati e hanno affittato una stanza a un ragazzo friulano, che quindi viveva in casa con loro. Mamma ha avuto una piccola relazione con lui. Pochi mesi prima che nascessi, il ragazzo si è trasferito in un'altra città e non hanno avuto più contatti. Mia mamma e mio papà hanno continuato a vivere insieme».

IL DNA
Decisa nel portare avanti la sua ricerca, Cinzia si rivolge alla trasmissione "Chi l'ha visto" e, con il supporto della sorella, si sottopone all'esame del Dna, che restituisce una verità già annunciata. «L'esito è stato devastante, ho pianto per due ore perché è risultato che siamo sorellastre». Sono gli stessi dettagli del test a indicare come l'area di provenienza del ceppo genetico si estenderebbe tra le province di Pordenone e Udine, dove Cinzia spererebbe di trovare il padre biologico. È sempre dalla madre che apprende come venti anni fa lui abbia tentato di mettersi in contatto con lei, senza alcun esito. «Lui si ricordava il cognome del papà che mi ha cresciuta e, cercando nell'elenco telefonico, ha rintracciato dei suoi parenti, fino a mettersi in contatto con i miei genitori. Voleva venire a cena da noi, per conoscermi, ma lei non ha accettato perché avrebbe rovinato tutto l'equilibrio della famiglia». Da quell'unico e ultimo contatto, Cinzia sa solo che «ha sposato una francese e che un figlio o una figlia sarebbe morto, così mi ha raccontato mia mamma». L'unico parente del padre individuato è già morto. L'uomo oggi potrebbe avere tra i 70 e i 75 anni. «Io non voglio nulla da lui, se non dirgli grazie. Vorrei solo conoscere l'altra mia famiglia, perché ho scoperto di averne una parallela e anche questa fa parte della mia vita. Mia mamma ha detto che se lo trovo, viene anche lei».
 

Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 09:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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