PORDENONE - Il Gruppo Cimolai di Pordenone si è aggiudicato la realizzazione di un super-ponte ciclabile della lunghezza di quasi due chilometri che verrà realizzato in Lussembergo. Lo Stato del Granducato ha investito molto negli ultimi anni nella rete di piste e percorsi ciclabili. Quest'opera - interamente sopraelevata e per oltre trecento metri sospesa sopra la linea ferroviaria, di fatto le biciclette e i pedoni passeranno sopra ai treni - ha un costo complessivo di circa 25 milioni di euro.
CUORE D'ACCIAIO
La parte di infrastruttura che sarà realizzata dalla pordenonese Cimolai è pari a un valore economico di 8,3 milioni di euro: per la realizzazione saranno utilizzate oltre duemila tonnellate di acciaio.
I LAVORI
L'opera, che sarà realizzata in associazione temporanea di imprese con l'impresa lussemburghese Félix Giorgetti, ha un valore complessivo di 25 milioni di euro e Cimolai fornirà tutte le strutture metalliche, con l'impiego di circa 2000 tonnellate di acciaio. L'infrastruttura sarà lunga 1,7 chilometri, interamente sopraelevata, di cui circa 320 metri saranno sospesi sopra la linea ferroviaria. Il progetto, richiesto dal ministero della Mobilità e dei lavori pubblici del Granducato del Lussemburgo, metterà in collegamento i quartieri di Esch Belval con Esch-sur-Alzette, nei pressi della capitale. L'opera rientra nel progetto del Lussemburgo di ampliare la rete ciclopedonale nazionale.
I TEMPI
«L'inizio del montaggio in cantiere della struttura metallica - fa sapere l'azienda - è previsto per gennaio 2022, successivamente alla fase di progettazione e realizzazione di officina tra agosto e dicembre di quest'anno. Il completamento dei lavori è fissato entro settembre 2022. La modalità di montaggio della passerella comporterà la partenza dal centro e l'avanzamento contemporaneo verso le estremità». Con questo contratto Cimolai conferma l'ampia diversificazione del proprio portafoglio ordini e la vocazione internazionale. Il Gruppo ha infatti in corso quaranta progetti in tutto il mondo: Europa, Stati Uniti, Canada, America Latina, Medio Oriente e Africa. Tra questi c'è il telescopio più grande del pianeta, l'Elt nel deserto dell'Atacama in Cile, lo stadio di Al Bayt in Qatar per i prossimi mondiali di calcio e le infrastrutture per la Ionica nel sud Italia. Rispetto allo stadio del Qatar - per i mondiali dell'inverno 2022, viste le temperature si giocherà a dicembre - l'impresa pordenonese ha realizzato l'intera struttura in acciaio: un'arena completamente coperta il cui design è ispirato alle tradizionali tende delle popolazioni nomadi del deserto. Lo stadio sarà in grado di accogliere settantamila spettatori e avrà una superficie di 200 mila metri quadri.