Dalla Romania andata e ritorno per rubare rame, sgominata la banda dei trasfertisti: sette arresti

Sabato 11 Novembre 2023
Sgominata dalla polizia una banda romena dedita a furti di rame

PORDENONE - Banda di ladri di rame incastrata dalla polizia. 
Lo scorso mese di maggio un equipaggio della "Squadra Volante" della Questura di Pordenone è intervenuta in un'azienda dedita al commercio all'ingrosso di rottami e sottoprodotti della lavorazione industriale metallici di Pordenone dove dei ladri, dopo aver forzato la rete metallica di protezione, si erano introdotti all’interno dell’azienda ed avevano asportato oltre tre tonnellate di rame dal valore commerciale di oltre 35mila euro.  Analogo fatto si è verificato qualche giorno dopo quando ignoti, agendo sempre nottetempo, si sono introdotti nella stessa azienda,  ulteriori venti chilogrammi di rame.

In seguito a tali furti gli agenti della Squadra Mobile, sotto il coordinamento del Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Pordenone, dr. Marco Faion, hanno avviato  una complessa ed articolata attività investigativa, che ha portato all'arresto di  un sodalizio delinquenziale, composto da almeno otto cittadini di origine rumena, uno solo dei quali residente in Italia e quasi tutti gravati da precedenti penali anche specifici, dediti alla commissione in via sistematica e continuativa di furti di rame e altro materiale ferroso in tutto il centro – nord Italia.
Le indagini hanno permesso di appurare come il gruppo, oltre ad aver commesso un terzo furto in danno della medesima ditta colpita in precedenza, ha anche tentato di commettere un furto in danno di un’altra ditta dedita al commercio di materiale ferroso di  Azzano Decimo (PN); in questo caso il gruppo, dopo aver reciso la rete metallica di protezione, a causa dell’attivazione del sistema d’allarme non è riuscita a portare a termine il furto che invece è andato a compimento in data 27 giugno quando la banda asportava oltre due tonnellate di rame da un’azienda sita in provincia di Padova.

Le indagini hanno evidenziato come il sodalizio delinquenziale agisse utilizzando sempre lo stesso collaudato modus operandi: a commettere i colpi non erano sempre tutti e otto gli indagati, ma un gruppo di loro composto, di volta in volta, da tre o quattro soggetti i quali, dopo esser giunti in Italia direttamente dalla Romania a bordo di due auto, di cui una solitamente un minivan, sceglievano l’obiettivo da colpire mediante una ricerca su internet, e poi passavano all’azione utilizzando sempre la medesima tecnica: praticato un foro all’interno della recinzione, i ladri facevano accesso all’interno dell’azienda e, in pochi minuti, asportavano materiale ferroso, in particolar modo, rame e lo caricavano nelle autovetture.

Dopo il raid il gruppo solitamente faceva immediato ritorno in Romania; talvolta invece decideva di sostare presso stazioni di servizio autostradale, evitando in ogni caso di alloggiare presso hotel o alberghi così da rendere più difficoltose le investigazioni.

Al termine dell’attività investigativa, il Pubblico Ministero ha chiesto e ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sette degli otto indagati. In seguito a mirati servizi volti alla localizzazione degli indagati, lo scorso 1 ottobre personale della Squadra Mobile ha individuato due degli arrestati, B.R. di anni ventisette e L.D. di anni ventitré, sull’ autostrada A34, direzione Trieste, mentre a bordo di un’autovettura tentavano di lasciare il territorio nazionale. I sue sono stati bloccati e tratti in arresto ed associati alla casa circondariale di Trieste. All’interno dell’autovettura sono state rinvenute e sequestrate numerose barrette di stagno della dimensione di circa 50 cm cadauna dal peso complessivo di oltre 3 tonnellate, nonché altro materiale ferroso, probabile provento di furto.

Nello stesso pomeriggio dell’1 ottobre, altro personale di questa Squadra Mobile si è recato in provincia di Ferrara, dove, con l’ausilio di personale di quella Squadra Mobile, ha individuato e tratto in arresto il terzo componente della banda, tale B. F. C. cittadino romeno di trentasei anni.

L’indagine ha assunto rilievo internazionale e si è resa necessaria la collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia che ha permesso di localizzare i restanti componenti del gruppo in Romania. I tre, V. T. , di anni quarantanove, T. S., ventiduenne e B.A. ventinovenne, sono stati localizzati dalla polizia romena nelle loro abitazioni e tratti in arresto in esecuzione del MAE emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pordenone, e sono ora in attesa di estradizione.

Le indagini della Squadra Mobile proseguono al fine di raccogliere ulteriori elementi probatori a carico del gruppo anche al fine di verificare se gli stessi possano aver commesso ulteriori furti dello stesso tipo in danno di aziende dedite al commercio dimateriale ferroso in altre province del centro-Nord Italia.

Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 16:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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