Il sogno spezzato di Andrea: apre il pub e dopo un mese inizia l'incubo Covid

Sabato 17 Aprile 2021 di Mirella Piccin
Il sogno spezzato di Andrea: apre il pub e dopo un mese inizia l'incubo Covid

AZZANO DECIMO (PORDENONE) - «Un anno di chiusure e riaperture a intermittenza, con regole e limitazioni sempre diversi, è stato un tira e molla davvero difficile da affrontare» considera Andrea Piccolo, 27 anni, che proprio dallo scorso anno, un mese prima che scoppiasse la pandemia, si è lanciato nell'impresa di gestire lo storico pub irlandese, The Bagpipe, alle porte del capoluogo. Appassionato d'Irlanda, pur non essendoci mai stato, laureato in lingue, dall'inizio del 2020 è al timone del pub, dove si trovano solo birre irlandesi. Andrea, di Villotta, ha dalla sua parte tanta caparbietà, entusiasmo e speranza che lo aiutano ad affrontate tutte le difficoltà che sta incontrando.

IL LAVORO IN CUCINA

Terminati gli studi e nell'attesa di un lavoro, nel 2014 ha iniziato la sua esperienza al pub: «Doveva essere un periodo breve - racconta - ma sono diventati 6 anni. Un periodo in cui mi sono fatto le ossa. Lavoravo in cucina tra panini e hot-dog, e al banco a servire bicchieroni di birra ai tantisssimi clienti, anche stranieri. Un percorso che mi ha portato ad aprire il mio locale precisa -. È successo quando l'ex titolare, lo storico Danilo Zambon si è ritirato e all'inizio del 2020, sono subentrato io. La location mi piaceva, ci lavoravo da tempo, i clienti non mancavano e a farmi da spalla ho la mia fidanzata Caterina e l'amico, che oggi sta in cucina, Lorenzo racconta Andrea -. E così, al di là dei corsi necessari per aprire un'attività di questo tipo e a qualche adempimento richiesto dal Comune, tutto è filato liscio. Prima di partire avevo modificato la cucina, pulito a fondo l'arredamento, tirandolo a lucido».

IL SOGNO SPEZZATO

Ma a un mese dalla partenza, a marzo 2020, quando tutto andava benissimo, è arrivata la pandemia con il lungo lockdown a dissolvere un sogno appena partito. «È stato difficile, ma ci siamo un po' ripresi con la riapertura nel periodo estivo afferma -.

Una mossa vincente è stata quella di lavorare in collaborazione con la Bottega del pesce, di Alberto Savani, che sta accanto al pub: offrendo pesce e birra a pranzo. Una formula che ha dato a entrambi soddisfazioni e che ripeteremo. Poi, a ottobre è arrivata la seconda ondata e sono ricominciati gli stop. I ristori del 2020 sono arrivati un mese fa. Un ristoro adeguato dice Andrea - che mi aiuterà ad affrontare e a pagare gli arretrati. Senza contare le spese per igienizzare il locale, acquistare mascherine e gel. Ringrazio il Comune per un paio di litri di gel che ci ha donato. Ora il locale è quasi pronto per la riapertura. Ci auguriamo presto. Abbiamo il diritto di lavorare». Anche quest'anno il St.Patrick day, la festa più importante che si svolge il 17 marzo in Irlanda e che si festeggia anche nel pub azzanese con musica e fiumi di birra, è saltata a causa del Covid. Ma non del tutto. Ogni cliente attraverso i social si è fatto fotografare con il bicchiere di birra, gli scatti sono stati poi racchiusi in un unico grande poster a ricordo del 2020 e 2021.

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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