Gatti, orsi, formichieri: gli "animali" invadono la città approfittando del Coronavirus

Venerdì 17 Aprile 2020 di Clelia Delponte
Giulio Masieri e il suo dipinto
PORDENONE -Come impiegare il tempo di Pasqua e Pasquetta a casa ai tempi del Covid 19? Giulio Masieri lo ha fatto realizzando un murale per il suo condominio. Un grande gatto dipinto su un muro di cemento lungo la rampa di accesso ai garage di un piccolo complesso nel quartiere di Torre. Un'opera che sarà poi godibile da tutti quelli che passeranno di là. Nel frattempo la sua realizzazione è stata un momento di gioia per i condomini e soprattutto per i bambini, che hanno potuto così assistere alla creazione di un'opera d'arte dal vivo, dai balconi o comunque a distanza di sicurezza.
PROGETTO SOCIAL
Il gattone è andato così a coronare un progetto creativo avviato da Giulio Masieri in questo periodo, che ha avuto come mezzo di diffusione i social. Partendo dalle suggestioni quasi metafisiche della città deserta, l'artista ha infatti realizzato una serie di fotomontaggi, sovrapponendo ad arte immagini di animali giganti a foto della città.
«Tutto è partito con una cimice gigante che ho collocato in piazza XX settembre, un po' pensando a una situazione comune, ma rendendola surreale come la situazione che stiamo vivendo in questi giorni e un po' pensando al sentimento di straniamento, molto simile a quello descritto da Kafka nel suo racconto La Metamorfosi, dove l'insetto in questione è un altrettanto fastidioso scarafaggio - racconta Masieri -. Partendo da qui mi sono sbizzarrito: la biblioteca è diventato un nido d'aquila, sul ponte di Adamo ed Eva è apparso un lupo, un orso si fa il bagno nel laghetto di San Carlo, un gigantesco formichiere incombe sulla città a caccia di formiche. solo che quelli a essere piccoli come formiche ora siamo noi. Se infatti all'inizio la cimice gigante mi faceva ridere, la riflessione che sta dietro è più profonda. Vediamo la natura che si riprende i suoi spazi, quelli che le abbiamo tolto. Questo virus ci ha ridimensionato, noi che ci siamo sempre sentiti padroni del mondo e al centro dell'universo. Ora guardando fuori dalla finestra e vedendo che la natura prosegue il suo corso senza preoccuparsi minimamente della malattia che ci colpisce, ci rendiamo conto di quanto siamo piccoli e di quanto fin'ora abbiamo vissuto in un delirio di onnipotenza. L'ultima foto del progetto è emblematica: Pordenone, minuscola, invasa dalle erbe del giardino».
VENA IRONICA
Questa stessa vena ironica e grottesca, Masieri l'ha infusa recentemente per un altro progetto social dedicato a Giovanni Antonio de'Sacchis.
Utilizzando il suo celebre (presunto) autoritratto, che campeggiava un po' ovunque nella cartellonistica dedicata alla mostra, Giulio Masieri ha realizzato una serie di videoanimazioni coinvolgendo il nostro in situazioni attuali, dal Pordenone Calcio a Pordenonelegge, a Pordenone pedala: «Sono convinto che il privato possa dare un contributo molto importante alla cultura, e questo è stato il mio omaggio alla mostra e al nostro grande artista - dice -. Veicolato in questo modo infatti ha potuto raggiungere un pubblico inaspettato, di giovani e da fuori regione. Ho giocato anche sul ruolo dei personaggi famosi. In fondo Pordenone è stato una sorta di influencer, infatti l'ho declinato anche come una Chiara Ferragni e una rock star. Principalmente ho voluto umanizzarlo, renderlo uno di noi, attualizzandolo. In realtà da parte mia c'è stata anche un'identificazione, pur facendo le debite proporzioni. Entrambi partendo dalla provincia ci siamo spostati per lavorare nel mondo. Entrambi, inoltre, oltre a essere pittori, amiamo e conosciamo bene la musica».
E se il Pordenone ha unito le due passioni, disseminando le sue opere di strumenti musicali e putti musicanti, Masieri (che è un pittore classico, con importanti commesse internazionali) lo ha fatto col suo progetto Audio Paint, grazie al quale suona dipingendo. Di tutti questi suoi progetti parlerà lunedì prossimo, alle 16, durante la trasmissione radiofonica Paff! Bum! condotta da Zellaby su wideline.
Clelia Delponte
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Ultimo aggiornamento: 14:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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