Parco Colli Euganei, i quindici sindaci firmano il dossier per la candidatura Unesco

Martedì 29 Agosto 2023 di Giovanni Brunoro
La firma della candidatura Unesco per l'Ente Parco Colli

ESTE (PADOVA) - Indietro non si torna. Con la firma dei 15 sindaci dei Comuni dei colli, la candidatura del parco a diventare Riserva della biosfera Unesco diventa vincolante. Il nuovo presidente dell’ente, Alessandro Frizzarin: «Questo è un punto di partenza per l’intero territorio». Si è tenuta ieri mattina, alla sede del parco di via Rana Ca’ Mori, la cerimonia di sottoscrizione del dossier di candidatura dei colli Euganei al programma internazionale Mab (Man and biosphere).


LA SODDISFAZIONE
Il programma Mab è un’iniziativa intergovernativa del settore scienze dell’Unesco nata nel 1971 e che ha come obiettivo principale quello di promuovere l’idea che sviluppo socioeconomico e conservazione degli ecosistemi siano compatibili fra di loro. L’ultimo appuntamento pubblico dell’iter si era tenuto a Monselice lo scorso 30 maggio, quando era stato presentato il documento di indirizzo del piano di azione, atto essenziale per poter avanzare la candidatura. Gli organizzatori hanno inteso il momento di ieri come solenne, con tutti gli amministratori del Parco che hanno firmato plurime copie del protocollo di adesione e hanno suggellato il passaggio con una foto di gruppo. Volti sorridenti, parole di fiducia, desiderio di cogliere un’occasione di potenziale sviluppo: un clima molto diverso rispetto a quello che si respirava fino a pochi anni fa, quando il sentire comune vedeva il Parco colli come l’ennesimo centro di costo e di imposizione di vincoli urbanistici.  All’incontro era presente - oltre alla governance dell’ente e agli amministratori locali - l’eurodeputata Paola Ghidoni, quattro consiglieri regionali, il consigliere provinciale Stefano Agujari Stoppa, Matteo Certi per Fondazione Cariparo e i rappresentanti delle principali associazioni di categoria.

Invitato come ospite d’onore l’ex deputato e ministro atestino Carlo Fracanzani, che ben può definirsi uno dei padri nobili del movimento per la tutela dei colli.


LE FASI
A porgere i saluti di rito è toccato al presidente Alessandro Frizzarin, che ha anzitutto ripercorso le tappe che hanno portato alla presentazione ufficiale della candidatura al Mab. Nei primi mesi del 2022, i 15 Comuni coinvolti hanno votato in consiglio una delibera di pre-adesione non vincolante e, nel frattempo, è stata intrapresa un’attività di divulgazione del percorso. La fase pubblica, invece, è iniziata l’8 ottobre 2022 con un convegno a Lozzo Atestino. La redazione del dossier è stata accompagnata da incontri con la cittadinanza, tavole rotonde con le amministrazioni, approfondimenti con giovani, operatori del turismo e dell’economia locale, nonché con altre Riserve della biosfera italiane e internazionali.  «Come evidenziato nei molteplici incontri - ha sottolineato Frizzarin - Il riconoscimento del Mab non rappresenta un punto di arrivo, ma soltanto un altro importante step verso il raggiungimento dello sviluppo sostenibile, un luogo di sperimentazione, di ricerca, di studio e di confronto per la conquista di un modello di crescita in cui l’uomo vive in equilibrio con il proprio ambiente. Per i Colli è un’opportunità di crescita e di evoluzione per il tramite di nuove e ricche relazioni. Andiamo verso un parco che metta al centro il valore della biodiversità e della sua conservazione, ma che sia capace al tempo stesso di catalizzare le migliori energie economiche, sociali e culturali». 


I LEGAMI
Dichiarazioni cui si aggiungono quelle dell’europarlamentare padovana Paola Ghidoni: «Nel territorio euganeo la presenza dell’uomo è forse troppo pesante, ma la dimensione umana va rispettata e deve essere conciliata con le attività economiche. Anche per questo, problemi annosi come quello dei cinghiali sono di difficile gestione». Il consigliere regionale Francesca Scatto, invece, pone l’accento sulla cultura, «che si manifesta in tutto ciò che possiamo fare nel territorio senza impoverirne l’identità. Dobbiamo lavorare sulla formazione dei più giovani e capire che non c’è più tempo per la creazione di nuovi modelli. La stessa formazione che servirebbe anche ai politici, che rendono un servizio e devono essere competenti». Intanto, la divulgazione prosegue: il prossimo appuntamento organizzato dal Parco per la promozione della candidatura si terrà la sera del 7 settembre all’abbazia di Praglia. 
 

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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