Ubriachi alla guida, ma assolti: alcoltest effettuato in ritardo dopo l'incidente

Martedì 2 Aprile 2024 di Marco Aldighieri
DOPPIA ASSOLUZIONE - Ubriachi al volante ma esami del sangue in ritardo
BAONE - Entrambi “pizzicati” al volante sotto l’effetto dell’alcol, ma entrambi assolti. I due automobilisti, difesi dall’avvocato Francesco Lava del foro di Padova, in sede dibattimentale sono riusciti a dimostrare di essere stati sottoposti all’alcoltest in ritardo rispetto all’ora dell’incidente causato, per l’accusa, perché sbronzi alla guida. 

LE ANALISI
Il risultato dell’etilometro o del prelievo ematico è basato sulla formula della curva di Widmark. La concentrazione di alcol ha un andamento crescente tra i 20 e i 60 minuti dall'assunzione, per poi assumere un andamento decrescente nelle ore successive, dopo aver raggiunto il picco massimo di assorbimento in detto intervallo di tempo, riportandosi a livello basale. In questi due casi gli alcoltest sono stati effettuati anche a tre ore dall’incidente stradale, rendendo la prova inutilizzabile. 

GLI EPISODI
Il 2 giugno di tre anni fa intorno alle 22 in zona Piove di Sacco, uno straniero di 49 anni al volante di una Citroen Berlingo ha perso il controllo del mezzo uscendo di strada. Sul posto, circa mezz’ora più tardi, sono intervenuti i carabinieri che non hanno trovato il conducente perchè già trasportato in ambulanza al pronto soccorso. Qui, quasi alle due di notte, è stato sottoposto a un prelievo di sangue. Gli esami di laboratorio hanno riscontrato, a tre ore dall’incidente, un tasso alcolemico di 2 grammi di alcol per litro di sangue (tre vole il limite consentito per legge). L’automobilista si è così trovato prima indagato e poi imputato per guida in stato di ebrezza. 
Ma, durante il processo, è emerso come il prelievo non sia stato autorizzato dal paziente e soprattutto sia stato effettuato molto lontano nel tempo dalla fuoriuscita autonoma di strada a cui non ha assistito alcun testimone. 
La seconda assoluzione con la formula perchè il fatto non sussiste, questa volta davanti al giudice del Tribunale monocratico di Rovigo, è stata incassata da un 32enne residente a Baone.
Il giovane automobilista, il 16 giugno del 2022, poco prima delle 23 ha perso il controllo della sua Mini One uscendo di strada e terminando la sua corsa in un fossato in via Croci. E anche in questo secondo caso l’errato iter procedurale ha consentito al guidatore di essere assolto. Infatti, una volta trasportato al pronto soccorso, è stato sottoposto al conseguente prelievo ematico all’una di notte. Il risultato è stato di 1,85 grammi per litro di sangue, ma la prova è diventata inutilizzabile. 
Ultimo aggiornamento: 13:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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