La ditta chiude: resta senza lavoro e casa. Ma ora per Rossano inizia una nuova vita

Mercoledì 30 Ottobre 2019 di Luisa Morbiato
Rossano Visentin
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PADOVA  - «Mi sento un uomo nuovo, dopo 10 anni di sofferenze fisiche e mentali, di depressioni e momenti in cui pensavo davvero di non farcela più, ho trovato un lavoro a tempo indeterminato e posso guardare sereno al futuro e al resto della mia vita». È soddisfatto e sorride Rossano Visentin, il quarantasettenne che, dopo aver perso lavoro e casa, all'inizio di settembre si era installato in un gazebo nei giardini pubblici del quartiere Torre.

L'ALTRO CASO Ha 36 anni e 3 mesi di contributi, ma resta senza lavoro a 60 anni

La sua storia aveva scatenato una gara di solidarietà con l'uomo, disoccupato dopo la chiusura dell'azienda per la quale lavorava e rimasto solo dopo la morte della madre che accudiva da tempo. Con la scomparsa della mamma, aveva anche dovuto lasciare l'appartamento dove viveva e non trovando di meglio si era deciso di accamparsi ai giardini di Torre. «Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato ma, soprattutto voglio mandare un forte abbraccio alla signora che  mi ha dato un forte aiuto, quello che mi ha permesso di ripartire e di dare una svolta positiva alla mia vita e di avere nuovamente al mio futuro con fiducia - ha detto commosso Visentin - Ora ho anche un lavoro serio e non a scadenza, inizierò domani e mi sento tranquillo». 
Sul volto del quarantasettenne è tornato il sorriso e la voglia di fare progetti. Mostra orgoglioso un album dove ha raccolto tutte le realizzazioni più significative del suo precedente lavoro, quello di falegname con oltre 20 anni di esperienza. «Un lavoro che è anche la mia passione e che sicuramente continuerò a coltivare nel mio tempo libero - ha continuato Visentin - mi da grande soddisfazione creare con il legno e non voglio tralasciare nulla ora che finalmente la situazione triste che stavo vivendo si è risolta. Voglio ringraziare ancora una volta tutte le persone che mi hanno dato una mano nel bisogno e dimenticare quelle che invece si sono comportate in modo scorretto lanciando accuse o anche facendomi dispetti, come ad esempio, insozzare la tenda nel giardino. Sono una persona nuova grazie alla solidarietà che esiste ed ho toccato con mano».
Luisa Morbiato

Ultimo aggiornamento: 13:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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