Istituti superiori a caccia di spazi: accordo fatto per le classi in locali parrocchiali

Sabato 14 Agosto 2021 di Gabriele Pipia
L'emergenza sanitaria costringe le scuole a creare più classi e a cercare nuovi spazi

PADOVA - Le scuole sono troppo piccole e l’emergenza sanitaria vieta le vecchie “classi pollaio”? La Provincia di Padova chiede aiuto alla Diocesi e trova le soluzioni per iniziare l’anno in sicurezza. Le trattative degli ultimi due mesi si sono appena concluse e ora il piano è pronto: cinque importanti istituti superiori occuperanno in affitto anche gli spazi parrocchiali pur di riuscire ad accogliere tutti gli studenti. Patronati, vecchie scuole, sale-conferenze: nei prossimi giorni saranno tutte trasformate in nuove aule. Le scuole interessate sono il Marconi, il Duca D’Aosta e il Valle di Padova, il Cattaneo di Monselice e l’Einstein di Piove di Sacco. Parliamo di poli scolastici molto noti con numeri di iscritti decisamente alti. 
IL NODO
Partiamo da un dato importante: quest’anno nei 38 istituti superiori ci saranno complessivamente 931 alunni in più. E la Provincia ha calcolato che per rispettare il metro di distanza tra ogni studente servirebbero ulteriori 120 aule. Il governo prevede un paracadute (studenti in classe con la mascherina se gli spazi non bastano per tenere il distanziamento) ma intanto l’ente guidato da Fabio Bui si è mosso per risolvere le situazioni più critiche. La partita è stata seguita in prima persona dallo stesso Bui e dal delegato all’edilizia scolastica Alessandro Bisato. 
IN CITTÁ
L’istituto tecnico Marconi di via Manzoni utilizzerà spazi dati in affitto dai frati di Santa Giustina per allestire una decina di aule. Al Marconi infatti la Provincia sta procedendo ad un intervento da oltre 700 mila euro per sistemare il terzo piano e la copertura, quindi era urgente trovare collocazioni temporanee per le classi inagibili.
Trasloco parziale anche per il liceo Duca D’Aosta: l’anno scorso era in parte ospitato dagli stessi frati di Santa Giustina ma da settembre una decina di aule si sposterà nei locali della parrocchia di Madonna Pellegrina in via d’Acquapendente. 
Novità importanti pure per l’istituto professionale Valle, sempre a Padova. La Provincia paga già l’affitto alla scuola Rogazionisti all’Arcella ma per via della carenza di spazi alcune aule da quest’anno saranno collocate all’ex scuola Briosco messa a disposizione dalla parrocchia di Sant’Antonino. 
IN PROVINCIA
Novità anche in provincia. Il Cattaneo di Monselice (sia liceo che istituto tecnico) ha necessità di ampliarsi proprio per rispettare le distanze anti-Covid e almeno cinque aule saranno ospitate negli spazi della parrocchia del Duomo. 
Un altro problema riguarda il liceo Einstein di Piove di Sacco: la Provincia ha già fatto un bando per realizzare quattro nuove aule ma intanto per tamponare l’emergenza ha trovato un accordo con la parrocchia di Sant’Anna, negli spazi dove c’è anche il patronato. 
GLI ACCORDI
In alcuni casi serviranno interventi per abbattere pareti, aggiungere cartongessi, costruire una scala antincendio o mettere a norma le porte. Gli accordi per gli affitti variano in base alle strutture e alle spese necessarie per i lavori: si va dai seimila ai 30mila euro annui, per un’operazione totale che costerà alla Provincia almeno 70mila euro (a cui si aggiungono i 300mila per l’intero istituto Valle ospitato appunto dai Rogazionisti). 
«Abbiamo anche partecipato ad un bando del Ministero dell’Istruzione per interventi di edilizia leggera - spiega Bisato - L’obiettivo è recuperare tre aule all’ex convitto Magarotto per ospitare una piccola parte dell’istituto Ruzza che fa riferimento al plesso denominato Ex Pendola». 
«Abbiamo una forte attenzione - prosegue - per lo stabile di proprietà della Provincia accanto al Provveditorato a Brusegana. Proveremo a recuperare alcune aule, ma non abbiamo ancora deciso quale scuola potrebbe usarle». 
L’OBIETTIVO
«Questo sarà un altro anno di emergenza. Dobbiamo ringraziare tutte le parrocchie che hanno interloquito con noi, ma anche gli uffici provinciali e i presidi - chiude Bisato - Non è facile in poche settimane trovare spazi scolastici. Servono vie di fuga, arieggiamenti e altre specifiche caratteristiche. Ora l’obiettivo è fare importanti lavori di ristrutturazione per evitare di dover trovare in futuro altre soluzioni temporanee come queste». 
Tra restauri, adeguamenti e manutenzioni straordinarie, Bisato ha già avviato un piano da 12 milioni di euro di interventi che interessa 17 scuole superiori. Ma intanto serve l’aiuto delle parrocchie.

 

Ultimo aggiornamento: 08:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci