PADOVA - Lo scalatore padovano Cirino Di Bella sarà il primo italiano con sordità a scalare l'Aconcagua, vetta che sfiora quota 7mila metri (6962 m) sulla cordigliera delle Ande, la seconda montagna per prominenza e il rilievo più alto dell'emisfero australe delle Americhe: 36 anni, appassionato di scalata e trekking, Di Bella non è nuovo ad affrontare sfide di questo genere: nella sua vita ha fatto un vero e proprio giro del mondo che lo ha portato a visitare 64 Paesi diversi.
L'obiettivo dello scalatore padovano è cercare costantemente di superare i propri limiti con nuove avventure che lo mettano a contatto con la natura che gli provoca sensazioni inspiegabili permettendo di vivere se stesso in maniera più profonda. Il suo sogno più grande è quello di raggiungere le vette delle "Seven Summits", le cime più alte di ciascun continente: monte Elbrus in Russia, Monte Everest in Asia, Denali in Nord America, Aconcagua in Sud America, Kilimangiaro in Africa, Puncak Jaya in Oceania e Vinson in Antartide. Tra queste, Di Bella ne ha già conquistate due: i 5.898 metri del Kilimangiaro e i 5.642 metri del monte Elbrus.
«Cirino ci dimostra con la sua resilienza che è possibile superare ogni tipo di ostacolo e l'importanza di aprirsi agli altri e a nuove sfide - dichiara Luigi Sposato, presidente di Eurointerim - Con la sua spedizione inoltre ci invita anche a porre attenzione al tema della crisi climatica, che sta minacciando anche i giganti del nostro pianeta». Infatti, secondo uno studio internazionale coordinato dall'Università degli Studi di Milano e Cnr-Igg, nell'ultimo ventennio la regressione dei ghiacciai e la diminuzione del manto nevoso stanno contribuendo ad amplificare il tasso di riscaldamento mutando gli ecosistemi. «La storia di Cirino Di Bella ci insegna che la sordità non è la perdita di un senso, ma l'acquisizione di una lingua diversa e di una prospettiva unica: un esempio tangibile di come la passione, la perseveranza e la dedizione possano spingere oltre i limiti, ispirando chiunque a perseguire i propri sogni indipendentemente dalle sfide che la vita presenta».