Marina, 26 anni, top player italiana, "regina degli scacchi": «Battere i maschi? È normale»

Lunedì 7 Dicembre 2020 di Gigi Bignotti
Marina Brunello

PADOVA - Il ritorno di "fiamma" del nobil giuoco in tv e sui social si deve senza dubbio alla serie Netflix "La Regina degli scacchi" (la più vista sulle pay-tv), ma pochi sanno che la top player italiana è una ragazza di 26 anni che studia e vive da oltre sei anni a Padova e che ha origini venete (il padre è  di Portogruaro, la mamma bergamasca).

Marina Brunello è la  "Regina" della Nazionale azzurra, miglior giocatrice italiana in attività, professionsita, ha un palmares che va dall'oro alle Olimpiadi individuali nel 2018 a una lunga serie di titoli nazionali, individuali e a squadre.

- Lei è giovane, ma è vero che  gioca a  scacchi da oltre 20 anni?

«Sì, mi ha insegnato mio fratello Sabino (anche lui fra i top players azzurri e col titolo di Grande maestro, ndr) quando avevo 5 anni.

Giocava anche mia sorella Roberta (campionessa italiana 2006)  che poi ha smesso e ora lavora come infermiera a Cambridge»

Ha scelto Padova - lei, originaria di Rogno (Bergamo) - per motivi di studio, ma poi si è fermata qui..

«Sono arrivata nel settembre del 2014 per frequentare Psicologia, poi dopo la laurea ho scelto di restare perchè mi piace l'ambiente, ha tanto verde, la si può girare in bici, è una città a "misura d'uomo"...»

A proposito di uomo,  sulla scacchiera lei è più forte di tantissimi giocatori maschi. Che effetto fa quando li batte?

«Niente di particolare per me e credo neppure per loro ormai ci sono molte giocatrici fortissime nel circuito»

Quindi proprio come la Bet Harmony della serie tv...?

«Erano altri tempi (primi Anni 80, ndr) ma in parte è proprio così: la "Regina degli scacchi" è un libro di Walter Tevis che mi era piaciuto molto, la serie tv è realizzata davvero  bene con ottimi attori,  racconta in modo fedele il clima dei tornei»

La sua attività agonistica in questo momento è ferma causa Covid?

Sì purtroppo, ho fatto l'ultimo torneo in presenza è stato a Trieste due mesi fa, dovevo andare in Spagna ma è saltato per difficoltà burocratiche. Ora gioco tanto sul web  e ho appena concluso il campionato italiano online (con un ottimo secondo posto, ndr)»

Le manca molto il gioco vero?

«Sì, i tornei online sono davvero un'altra cosa, è molto diverso poter vedere l'avversario e concentrarsi davanti alla scacchiera che non su uno schermo. E poi sul web si rischia sempre d'incrociare qualche "furbetto" che utilizza programmi  nonostante i controlli anti-cheating. Più un giocatore è forte e più difficile è capire se bara»

La  laurea in Psicologia aiuta nel gioco ai suoi livelli?

Non è fondamentale nè decisiva, ma io cerco di ottimizzare quello che ho studiato. In futuro vorrei specializzarmi in psicologia dello sport vitso che gli scacchi sono uno sport

Certo, riconosciuti anche dal Coni: lei gioca tutti i giorni, ma quanto si allena in una settimana?

«Oltre ai tornei studio e analizzo partite per almeno 30 ore la settimana, ma vado a correre tre volte e gioco a calcetto, quando si può. Gli scacchi sono il mio lavoro».

Rating Italia: Marina nella classifica precede 3 "oriunde" ma è la Top player 

Ha visto la serie su Netflix?
«Avevo già letto il libro, che preferisco. È fatta bene, fa capire com’è la vita di una giocatrice».

Il palmares di Marina

Campionessa nazionale a 14 anni e 2 mesi, a 21 anni è stata la prima italiana a diventare Grande maestra ( massimo titolo degli scacchi), nel 2019 è stata la prima giocatrice azzurra a conquistare anche il titolo di Maestro internazionale assoluto ovvero maschile e femminile.

 

Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 11:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci