Radiotaxi, la cooperativa licenzia le 5 centraliniste

La Cgil: «Lettere consegnate giovedì e a casa da venerdì»

Sabato 2 Luglio 2022 di Alberto Rodighiero
Radiotaxi, la cooperativa licenzia le 5 centraliniste
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PADOVA  - La cooperativa Radiotaxi licenzia le sue centraliniste. A denunciarlo è la Cgil. «E pensare che, neanche tre mesi fa, la Cooperativa Radio Taxi di Padova celebrava i suoi 50 anni di storia. Ovviamente in quei giorni di massima pubblicità, neanche una parola di ringraziamento alle lavoratrici che hanno operato ai centralini» hanno spiegato ieri Massimo Cognolatto, segretario Generale della Filt Cgil Padova e Katia Basso, la funzionaria della categoria che sta seguendo le lavoratrici della Cooperativa.

I SINDACATI
«Una palese irriconoscenza che rendeva chiaro già allora quel che volevano fare: licenziare tutte le centraliniste (circa una decina di dipendenti della cooperativa, tutte donne e assunte, chi più chi meno, da almeno 20 anni) per esternalizzare il servizio. E giovedì sono arrivate le lettere di licenziamento».
«È da un anno ricostruiscono la vicenda i due sindacalisti - che la cooperativa è interessata da un processo riorganizzativo e circa metà dei soci ha abbandonato il vecchio carrozzone. La società, anziché riorganizzarsi, ha pensato bene di stare in piedi comprimendo il costo del lavoro, arrivando addirittura a proporre alle lavoratrici, all'inizio dell'anno, un taglio di oltre 10.000 euro di stipendio annuo a testa. Una decisione unilaterale, presa senza coinvolgere tutti i dipendenti. Si trattava di un ricatto bello e buono e noi della Filt Cgil lo denunciammo pubblicamente chiedendo l'intervento dell'amministrazione cittadina e del sindaco Giordani in persona».
LA PROTESTA
«Si era nel pieno della campagna elettorale per il rinnovo del Comune proseguono Cognolatto e Basso e saggiamente, Giordani, ha invitato le parti ad attendere l'insediamento della nuova Giunta per aprire un tavolo di contrattazione della vertenza, invito accettato dalla cooperativa garantendo la salvaguardia occupazionale. Garanzia che, come abbiamo visto, si è rivelata fasulla. L'epilogo è che dopo settimane che attendiamo di definire un'intesa ieri, con grande stupore, veniamo ad apprendere che il consiglio di amministrazione ha consegnato le lettere di licenziamento alle lavoratrici del call center il cui effetto parte da oggi stesso. La motivazione è che il servizio è stato esternalizzato in palese violazione a tutte le disposizioni contrattuali e di legge».

LE MOTIVAZIONI
«La decisione di esternalizzare il servizio Centralino è stata molto sofferta, ma si è resa necessaria per risolvere i problemi organizzativi ha ribattuto ieri il presidente della cooperativa Massimo Pastore - la grave crisi economica conseguente alla pandemia che ha portato alla riduzione del numero di soci della cooperativa, la necessità di coprire il turno di notte non lavorato dalle attuali dipendenti e da ultimo di sostituire una dimissionaria, hanno imposto di rivedere l'organizzazione interna di Radiotaxi».
«Il licenziamento delle 5 dipendenti del centralino non è stato improvviso, ma arriva dopo oltre un anno di trattative con i sindacati con cui abbiamo sempre collaborato unitamente al Comune, valutando ogni possibile soluzione alternativa alla esternalizzazione del servizio ha aggiunto - Abbiamo operato in rispetto degli scopi sociali che impongono di migliorare la quantità e qualità del servizio offerto dai tassisti a migliori condizioni economiche, anche sfruttando l'evoluzione tecnologica. Questo comporta un vantaggio anche per il territorio e la collettività degli utenti che usufruiscono di un servizio più completo».

 

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