PADOVA - Una famiglia ha già ritirato una bambina, iscrivendola altrove. E altri genitori sono pronti a fare lo stesso. C'è anche chi ha scritto alla Cei, Conferenza episcopale italiana, e per conoscenza addirittura a Papa Francesco.
Tutto questo, per chiedere a gran voce il ritorno della maestra dei loro figli, docente licenziata dal parroco nell'ambito di un progetto di rilancio del polo scolastico. È quanto succede alla scuola dell'infanzia Luigi Maran di Voltabrusegana, struttura cattolica paritaria, che accoglie quindici bimbetti tra i tre e i 5 anni d'età.
Lo sconquasso il mese scorso, quando don Lorenzo Voltolin, in qualità di legale rappresentante della parrocchia di San Martino Vescovo, datore di lavoro dell'insegnante, le ha comunicato tramite raccomandata la risoluzione del rapporto di lavoro dipendente, questo per «esigenze di riorganizzazione aziendale che rendono necessaria la ristrutturazione del personale e la riformulazione dell'attività svolta dalla scuola materna in favore della comunità parrocchiale». Pertanto, «si è resa necessaria - scrive don Lorenzo ai genitori - la ricerca di un'insegnante che avesse un profilo professionale adeguato per sostenere il progetto in questione e la nuova didattica».
Ma un gruppo di mamme e papà della scuola d'infanzia di via San Martino si dimostra critico nei confronti di questo nuovo corso, protestando soprattutto per il licenziamento di quella maestra, a loro dire brava e competente.
Lei, che lavorava alla Luigi Maran dal 2011 e vi rimarrà ancora in servizio fino al 5 aprile (in possesso di diploma magistrale e abilitazione all'insegnamento, vincitrice di regolare concorso nel 1999), si è affidata a un avvocato.
Ultimo aggiornamento: 13:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tutto questo, per chiedere a gran voce il ritorno della maestra dei loro figli, docente licenziata dal parroco nell'ambito di un progetto di rilancio del polo scolastico. È quanto succede alla scuola dell'infanzia Luigi Maran di Voltabrusegana, struttura cattolica paritaria, che accoglie quindici bimbetti tra i tre e i 5 anni d'età.
Lo sconquasso il mese scorso, quando don Lorenzo Voltolin, in qualità di legale rappresentante della parrocchia di San Martino Vescovo, datore di lavoro dell'insegnante, le ha comunicato tramite raccomandata la risoluzione del rapporto di lavoro dipendente, questo per «esigenze di riorganizzazione aziendale che rendono necessaria la ristrutturazione del personale e la riformulazione dell'attività svolta dalla scuola materna in favore della comunità parrocchiale». Pertanto, «si è resa necessaria - scrive don Lorenzo ai genitori - la ricerca di un'insegnante che avesse un profilo professionale adeguato per sostenere il progetto in questione e la nuova didattica».
Ma un gruppo di mamme e papà della scuola d'infanzia di via San Martino si dimostra critico nei confronti di questo nuovo corso, protestando soprattutto per il licenziamento di quella maestra, a loro dire brava e competente.
Lei, che lavorava alla Luigi Maran dal 2011 e vi rimarrà ancora in servizio fino al 5 aprile (in possesso di diploma magistrale e abilitazione all'insegnamento, vincitrice di regolare concorso nel 1999), si è affidata a un avvocato.
