PADOVA - Arrestata mentre prendeva una "mazzetta" di poche decine di euro per accelerare una pratica: l'Agenzia delle Entrate sospende la dipendente 58enne. Era stata bloccata in flagranza ed è accusata di corruzione per atti contrari ai doveri del proprio ufficio.
L'impiegata infedele, secondo quanto si è appreso, avrebbe chiesto piccole somme di denaro, nell'ordine dei 20/30 euro per agevolare le richieste degli utenti.
La Direzione regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate oggi ha sottolineato di aver «offerto la massima collaborazione ai giudici per fare piena luce sulla vicenda che ha portato all'arresto di una dipendente della Direzione provinciale di Padova per corruzione e atti contrari ai doveri d'ufficio». La donna è stata sospesa per tutelare l'Agenzia e la dignità degli altri dipendenti. Probabile un licenziamento senza preavviso.
I carabinieri di Padova l'avevano arrestata in flagranza sorpresa a prendere una «mancia» per accelerare la trattazione di una pratica. Significative nel complesso le somme raggranellate.