Viabilità. Mortise e San Lazzaro uniti dalla bretella

Sabato 9 Marzo 2019 di Luisa Morbiato
Viabilità. Mortise e San Lazzaro uniti dalla bretella
PADOVA Rivoluzione della viabilità tra Mortise e San Lazzaro. È stata aperta al traffico ieri mattina la prima parte della bretella che collega via Maroncelli a via Giolitti. Contemporaneamente è stata chiusa al traffico la parallela via Galante, strada di quartiere stretta e trafficata in quanto fino ad ora unico collegamento tra i due quartieri, per procedere all'abbattimento di parte del cavalcavia Maroncelli e collegarlo con una strada diritta (attualmente il cavalcavia presenta una pericolosa curva a gomito) alla nuova bretella. Via Galante diventerà un percorso riservato a biciclette e pedoni: sarà realizzato anche un sottopasso di tre metri di larghezza, per superare la nuova porzione di cavalcavia Maroncelli.
 
LA TRANCHEL'opera è la prima tranche che porterà al completamento dell'Arco di Giano. Ora infatti i lavori proseguiranno con un secondo step che si concluderà entro il prossimo agosto e completerà la rete di tangenziali cittadine collegandosi a Padova Est, vicino all'area dove sorgerà il nuovo ospedale. L'intervento vede la costruzione di due chilometri e 800 metri di percorso con una larghezza di carreggiata di nove metri e marciapiedi ai lati, ed un investimento di oltre 4 milioni di euro.
A tagliare il nastro, attorniato da un folto gruppo di residenti che hanno voluto percorrere a piedi la nuova strada, l'assessore Andrea Micalizzi. «È un giorno importante perché apriamo al traffico il primo tratto dell'Arco di Giano, un impegno che abbiamo assunto con i cittadini. È un'opera attesa da decenni che comporta indubbie ricadute benefiche sul territorio - ha aggiunto l'assessore - Ad essere interessato non è solo il quartiere San Lazzaro, che finalmente esce dall'isolamento con un collegamento veloce e comodo verso il centro ed i quartieri di Mortise e Stanga, ma per tutta la parte est della città. Via Galante infatti era una sorta di imbuto».
IL PIANOMicalizzi ha sottolineato come ora il cantiere prosegua abbattendo parte del cavalcavia e poi prosegua fino a collegare la nuova viabilità alla tangenziale est. «È una viabilità fondamentale per la città. Crea una valida alternativa alla percorrenza di via Venezia e piazzale Stanga andando a sgravarle dal traffico. In questa parte di Padova inoltre sorgerà il nuovo ospedale, l'opera diventa quindi indispensabile per i nuovi servizi che ospiterà il quadrante. Nel quartiere Stanga troverà sede anche la nuova Questura che sarà costruita nello spazio ora occupato dal complesso Serenissima di via Anelli, che è stato bonificato. Una situazione che vedrà anche aumentare il valore immobiliare della zona grazie all'insediamento di nuovi servizi».
IL TERRITORIOMicalizzi ha inoltre sottolienato come le grandi opere siano, quasi sempre, rischino di stravolgere i territori che toccano. Con questo progetto si è voluto invertire la prospettiva. «Abbiamo prestato massima attenzione ai quartieri, rovesciando la consueta filosofia delle grandi opere, perché i primi benefici ricadono proprio su San Lazzaro - ha affermato l'assessore - In futuro verrà realizzato anche il collegamento con il cavalcavia di via Grassi, oltre alla rotonda sulla quale sfocerà il nuovo cavalcavia Maroncelli».
Infine Micalizzi ha posto l'accento sulle opere accessorie, che completeranno la viabilità della zona nel rispetto dell'ambiente. «Il consumo di suolo dovuto alla realizzazione della bretella non ha compromesso il territorio in quanto, ai lati della strada, sono stati realizzati due ampi fossati che garantiscono la permeabilità del terreno - ha concluso l'assessore - Abbiamo avuto infatti come sempre un occhio di riguardo per l'ambiente. Anche la rotonda, dove già è stata effettuata la semina dell'erba, in seguito verrà arredata con piante ed arbusti. Inoltre la trasformazione di via Galante in percorso riservato a ciclisti e pedoni prevede anche la rinaturalizzazione dell'area verde per mitigare il traffico veicolare che d'ora in poi passerà sotto la strada».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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