Controllori aggrediti sul bus: «Vogliamo più sicurezza»

Mercoledì 2 Dicembre 2020 di Silvia Moranduzzo
Controllori aggrediti sul bus: «Vogliamo più sicurezza»

Sono stati spinti via con violenza i due controllori di Aps holding che sabato sera erano in servizio sulla linea 12. Un 25enne senza biglietto li ha aggrediti per non farsi multare. La situazione all’interno dell’autobus era talmente tesa che i controllori hanno dovuto chiamare il 112 per chiedere assistenza. Il giovane sembrava così alterato da poter costituire un pericolo. 
Nella serata di sabato i due colleghi hanno fermato uno dei mezzi della linea 12 e sono saliti per controllare i biglietti dei pochi passeggeri rimasti prima del coprifuoco. Si sono avvicinati a un 25enne nigeriano, I. A., residente a Cossano Canavese, nel Torinese, e gli hanno chiesto di mostrare il titolo di viaggio per verificare che fosse tutto in regola. 
Il giovane è stato fin da subito molto aggressivo e ha spinto via urlando i controllori, che hanno rischiato di perdere l’equilibrio e cadere. Hanno cercato di calmarlo, era chiaro che il ragazzo non avesse acquistato il biglietto e si comportava in modo violento per non farsi fare la multa, ma non hanno avuto successo e la situazione ha rischiato seriamente di degenerare. Così hanno chiamato il 112 e in pochi minuti sono stati raggiunti dai carabinieri del Nor, sezione Radiomobile, che hanno identificato il ragazzo formalizzando poi la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Questa volta nessuno ha riportato lesioni di alcun genere, a differenza di altri episodi nei quali i dipendenti di Aps holding hanno dovuto presentarsi al pronto soccorso con ferite di diverso genere a seguito di aggressioni simili. 
«Fortunatamente non capita spesso ma di aggressioni del genere anche una sola è troppo – dice Stefano Pieretti di Adl Cobas – Per questo motivo abbiamo sempre chiesto, e in qualche caso ottenuto, che i controllori lavorino sempre in coppia o in gruppo. In questo modo il rischio di aggressione o peggio è minore e ci si può aiutare a vicenda».
Ad essere più pericolose sono le linee più frequentate, come la 10, la 12 o la 3 e la maggior parte delle volte a preoccuparsi sono coloro che fanno servizio la sera. «Con il Covid questa situazione tesa si è attenuata un po’, c’è il coprifuoco quindi sono poche le persone che ancora sono sugli autobus la sera tardi – sottolinea Pieretti – Avevamo chiesto qualche tempo fa di dotare i controllori di body-cam, così da riuscire a identificare gli aggressori nel caso in cui scappassero dopo le violenze. Però Busitalia ci ha ignorati, ancora non abbiamo ottenuto risposta. E le aggressioni continuano, anche se il Covid dovrebbe tenere di più le persone in casa».
 

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