Autovelox e infrazioni al Codice della strada: multe non pagate per 60 milioni di euro

Lunedì 12 Dicembre 2022 di Alberto Rodighiero
Il Comune di Padova preme per la riscossione delle sanzioni non pagate
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PADOVA - Sul bilancio del Comune pesano 60 milioni di euro di multe non pagate e la giunta Giordani a breve dovrà decidere che cosa fare del possibile condono messo in campo dal governo Meloni. Da alcuni anni palazzo Moroni deve fare i conti con oltre 60 milioni di euro legati in larghissima parte alla riscossione coattiva delle contravvenzioni mai onorate e a sanzioni legate alla violazione dei vari regolamenti comunali. 
Numeri alla mano, si calcola che solo il 50% degli automobilisti pizzicati dalla polizia locale paghi il dovuto entro i termini previsti dalla legge.

Gli altri sperano che, per i motivi più disparati, la sanzione arrivi dopo anni o che si perda nei meandri della burocrazia. In larghissima parte queste multe sono inesigibili, tanto è vero che, in occasione di ogni bilancio di previsione, s’inserisce una cifra che si aggira attorno ai 18 milioni di euro legata proprio alla possibile riscossione di ammende mai onorate. Soldi questi, che solo in parte vengono recuperati grazie alle cartelle esattoriali che, periodicamente, gli enti di riscossione, su mandato dell’amministrazione, emettono nei confronti di decine di migliaia di cittadini. 

LA PROPOSTA

Cartelle che potrebbero essere comprese nella rottamazione avviata nelle scorse settimane dal governo Meloni. Una sanatoria che, però, deve poter contare sul via libera dei Comuni. Quindi non è per nulla scontato che anche nella città del Santo possa scattare questa opzione. «A tempo debito valuteremo la questione – ha spiegato ieri l’assessore alla Sicurezza, Diego Bonavina – faremo le nostre considerazioni e poi prenderemo una decisione».
In attesa di capire se la sanatoria scatterà o meno, nei mesi scorsi palazzo Moroni ha spinto l’acceleratore sul fronte del recupero delle multe non pagate. Lo scorso settembre, per esempio, la polizia locale ha destinato 150mila ruoli alla riscossione coattiva. Con due determine ad hoc, infatti, si è dato il via libera alla riscossione delle contravvenzioni elevate nel secondo semestre del 2017 e mai pagate.
Nello specifico, nella prima determina a finire a ruolo sono stati 3,9 milioni legati alle infrazioni immortalate dagli autovelox in tangenziale. Nella seconda, invece, a essere destinate alla riscossione coattiva sono state infrazioni generiche al Codice della strada per un valore complessivo di 7,9 milioni di euro. Questo significa che, nelle scorse settimane, decine e decine di migliaia cartelle esattoriali hanno invaso le cassette della posta di altrettanti cittadini. 

I PAGAMENTI

In questi giorni, invece, in arrivo ci sono dei “ruoli” per multe non pagate che, complessivamente, valgono più di 2,2 milioni di euro. Non solo caro vita e bollette schizzate alle stelle. Da qui a fine anno, infatti, circa 28.400 automobilisti (se si calcola che mediamente, una contravvenzione vale 80 euro) dovranno fare i conti con una o più cartelle esattoriali legate a contravvenzioni mai onorate.
Dai dati comunicati dal Comune al ministero dell’Interno risulta che, l’anno scorso, sono stati incassati 17.222.742,05 euro grazie alle sanzioni per violazione al Codice della strada, pari a una media di 82,51 euro per ogni singolo cittadino padovano oltre il 50% di questo ammontare, precisamente 8.792.959,23 euro proviene da multe erogate tramite autovelox.
Palazzo Moroni si piazza, così, al quarto posto su totale di 109 città, nella classifica dei capoluoghi di provincia che incassano di più da queste sanzioni in proporzione al numero di abitanti, dietro Siena, Rieti e Bologna.

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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