Autovelox in tangenziale a Treviso: multa contestata e annullata, ma poi la svolta

Martedì 6 Dicembre 2022 di Giuliano Pavan
Autovelox in tangenziale a Treviso: multa contestata e annullata, ma poi la svolta
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TREVISO - Le multe elevate per eccesso di velocità lungo la tangenziale di Treviso sono legittime. Il tribunale di Treviso, accogliendo il ricorso presentato dalla polizia locale, e di conseguenza dall'avvocatura del Comune di Treviso, ha infatti stabilito che gli apparecchi per la rilevazione della velocità sulla principale arteria della città sono regolari. Equiparando, come si legge nella sentenza, «l'omologazione all'approvazione». Ovvero la contestazione per la quale il ricorrente, davanti al giudice di pace, si era visto annullare in primo grado la multa ricevuta per aver pigiato troppo sull'acceleratore. «È stata premiata la linea che avevamo tenuto fin dall'inizio e che l'avvocatura del Comune ha portato avanti nelle sedi opportune - ha dichiarato il comandante della polizia locale, Andrea Gallo - Ormai si sta consolidando a livello giurisprudenziale che non occorre l'omologazione ma soltanto l'approvazione degli apparecchi per renderli regolari.

Una sentenza che va anche a non alimentare false aspettative nei confronti degli utenti che violano il codice della strada».

Autovelox non omologati, cosa succede?


Il caso in questione risale al 2019. Un automobilista era stato pizzicato a viaggiare a 100 chilometri orari davanti all'autovelox Red & Speed Evo, quello posto in direzione Paese poco dopo lo svincolo della Ghirada. Dopo qualche giorno gli è stata notificata la sanzione: 312 euro. A quel punto ha deciso di contestare quel verbale presentando ricorso dopo aver scoperto, tramite il suo legale, un vuoto legislativo e sottoponendo la questione all'attenzione del giudice di pace. Che poi aveva dato ragione al ricorrente annullando la sanzione. Il ricorso si basava sul fatto che mancavano a livello legislativo le norme attuative per rendere legali le linee guida per le omologazioni degli apparecchi. Che quindi, secondo la sentenza del giudice di pace, non erano in regola. Un pronunciamento che apriva la strada a una pioggia di ricorsi per le sanzioni elevate non solo lungo la tangenziale di Treviso, ma di quelle rilevate da tutti gli autovelox fissi nel territorio italiano. La sentenza, che il Ca' Suaga ha impugnato, parlava chiaro: «Manca la prova dell'infrazione perché non effettuata con uno strumento debitamente omologato» aveva scritto il giudice. Il motivo era semplice: l'apparecchiatura era stata validata da una determina dirigenziale di verifica prevista da un decreto del Ministero dei Trasporti del 2017, rilasciata sulla base dei requisiti tecnici dichiarati dal costruttore. Una certificazione che risultava, secondo la sentenza, insufficiente: ogni amministrazione comunale che intende utilizzare quel tipo di autovelox, infatti, avrebbe dovuto prima verificarne la corretta omologazione, la calibratura e le manutenzioni. A livello legislativo però mancano le linee guida per poterle effettuare, in quanto nessuna norma attuativa è stata introdotta dal 2017.


Autovelox fissi lungo la tangenziale di Treviso


Il Comune di Treviso, che ha sempre dichiarato che gli autovelox fissi lungo la tangenziale non sono stati posizionati per fare cassa ma per rendere la circolazione più sicura, ha voluto continuare a procedere per vie legali per vedersi accertata la buona fede in primis e il corretto comportamento normativo in seconda battuta. E il tribunale di Treviso gli ha dato ragione, accogliendo il ricorso e ripristinando la sanzione al diretto interessato. Non solo: la sentenza rende di fatto legittima ogni multa staccata per eccesso di velocità in tangenziale a Treviso. «Omologazione e approvazione sono di fatto dei sinonimi - continua Gallo - Questo pronunciamento, che può comunque essere impugnato, dà ragione al comando di polizia locale, al Comune di Treviso e all'avvocatura civica». E a fronte di quanto stabilito dal giudice, Ca Sugana prevede di poter incassare, per il prossimo anno, una cifra che si aggira attorno ai 5,2 milioni di euro proprio per le multe derivanti dagli eccessi di velocità rilevati dagli autovelox posti lungo la tangenziale.

Ultimo aggiornamento: 16:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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