Padova. Accoltella motociclista per una manovra azzardata, il giudice: «In carcere, l'intento era quello di uccidere»

Il 28enne davanti al giudice ha provato a difendersi: «Mi ha urlato ti ammazzo e mi ha riempito di pugni»

Mercoledì 25 Ottobre 2023 di Marco Aldighieri
I rilievi dei carabinieri a Limena

PADOVA - Il pasticciere Francesco D’Anna resta in carcere, recluso in una cella della casa circondariale Due Palazzi. Accusato di tentato omicidio, ieri mattina davanti Gip Elena Lazzarin, ha provato a difendersi. «Sono stato aggredito da quel motociclista, mi ha riempito di pugni» ha giurato, affiancato dal suo legale Alberto Di Mauro. Ma il giudice ha convalidato l’arresto e ha ritenuto di non concedere la detenzione domiciliare “Perchè l’intento era quello di uccidere”. Intanto le condizioni di Alexandru Taruta, ferito con un coltello alla milza, a una coscia e a un gluteo, sono stabili.

L'interrogatorio di garanzia

«Il motociclista mi ha inseguito per almeno 20 minuti. Quando sono arrivato a casa, mi ha sbarrato la strada con la moto così da impedirmi di entrate nel cortile con l’auto» ha raccontato il 28enne D’Anna agli inquirenti. E ancora: «Allora sono stato costretto a ingranare la retromarcia e a rifugiarmi in un vicolo. Lui è sceso dalla sua Honda, con il casco in testa, i guanti da moto e il giubbetto imbottito. Mi ha raggiunto. Ha preso a pugni il cofano della macchina. Mi ha urlato ti ammazzo, ti uccido. Poi mi ha tirato fuori dall’abitacolo e mi ha colpito su tutto il corpo. Non ho capito perchè ce l’avesse con me, durante il tragitto per Limena non mi sono accorto di nulla. Ho visto solo che mi stava dietro e gesticolava». Secondo la difesa D’Anna ha diverse contusioni su gran parte del tronco. Ma il pasticciere invece di reagire, colpendo il centauro con calci e pugni, ha estratto un coltello a serramanico. La sua azione è diventata un eccesso di legittima difesa tanto da sfociare, come ha sostenuto il pubblico ministero Andrea Zito titolare delle indagini, in un tentato omicidio. Tesi accusatoria sposata anche dal giudice per le indagini preliminari. L’avvocato Di Mauro ha però già annunciato di presentare ricorso al Tribunale del riesame. «Il mio assistito è stato inseguito per venti minuti dal motociclista - ha dichiarato - e quando lo ha raggiunto lo ha colpito con una serie di pugni, urlandogli che lo avrebbe ammazzato. Sempre indossando il casco da motociclista. Avevo chiesto al Gip una misura alternativa al carcere, almeno gli arresti domiciliari.

Presenterò ricorso al Riesame. Il mio assistito è incensurato ed è sotto choc».

Il motociclista è ancora in ospedale

Il 32enne motociclista è ancora ricoverato nel reparto di Chirurgia generale dell’Azienda ospedaliera. Le sue condizioni sono stabili e, quasi sicuramente, passeranno almeno altri dieci giorni prima che i medici lo dimettano. Inoltre nel fine settimana dovrà sottoporsi a un nuovo intervento. Alexandru Taruta, nella giornata di ieri, attraverso il suo profilo Instagram ha pubblicato un messaggio di ringraziamento a parenti e amici, che in questi momenti difficili gli sono stati vicini. “Grazie a tutti per il sostegno che mi state dando e per l’aiuto che mi offrite. Apprezzo tanto ogni singolo vostro messaggio”. Irina Taruta, sorella del motociclista vittima della furia del pasticciere, nel tardo pomeriggio di ieri ha dichiarato: «Mia madre gli è vicino e lo va a trovare in ospedale appena può. È ancora molto provato e fa fatica a parlare». Irina, ieri sera, si è poi recata nel reparto di Chirurgia a trovare il fratello.

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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