Migranti, la cooperativa che gestisce l'aeroporto Allegri finisce sotto inchiesta a Ferrara

Domenica 24 Settembre 2023 di Gabriele Pipia
L'aeroporto Allegri

PADOVA - La seconda palazzina è ufficialmente operativa. Il centro d’accoglienza per i migranti attivato all’aeroporto Allegri di Padova lavora a pieno ritmo e si prepara ad accogliere un gruppo di minorenni non accompagnati che andranno a sommarsi alla trentina di richiedenti asilo maggiorenni già arrivati nei giorni scorsi. Nel mondo delle cooperative padovane, però, a tener banco non sono solo gli aspetti pratici. Una delle due coop a cui la prefettura ha affidato la gestione dell’aeroporto Allegri, “Un mondo di gioia” con sede legale a Padova e sede operativa a Monselice, è coinvolta in un’inchiesta condotta dalla guardia di finanza e coordinata dalla Procura di Ferrara legata proprio alla gestione dell’accoglienza in Emilia Romagna.

Il presidente Marco Callegaro, padovano originario di Este, risulta indagato per truffa e per frode in pubbliche forniture. Un procedimento giudiziario ancora aperto e in nessun modo correlato all’attività in Veneto, ma in grado comunque di suscitare malumori tra i colleghi delle altre coop.

LE ACCUSE

La notizia dell’inchiesta ferrarese è emersa lo scorso marzo e in queste ora sta rimbalzando di chat in chat tra gli operatori padovani del settore. Gli investigatori si sono concentrati sull’incongruenza tra i fondi pubblici ottenuti e quelli effettivamente spettanti alle cooperative. Si parla complessivamente di tredici indagati, tutti responsabili delle varie coop in campo per l’accoglienza. 
Callegaro, in qualità di legale rappresentante di “Un mondo di gioia”, è accusato di aver “indotto in errore l’ente pubblico (Asp di Ferrara e prefettura di Ferrara) con artifizi e raggiri consistiti nella presentazione di fatture omettendo di stornare le spese di natura personale e più in generale tutte quelle spese estranee al progetto, conseguendo così un ingiusto profitto con altrui danno”. Ci sono anche le cifre di questo presunto profitto: 8.819 euro nel 2018 e 14.082 nel 2020.

Sempre secondo l’accusa Callegaro avrebbe anche “inadempiuto con frode all’esecuzione del contratto volto a disciplinare il servizio di accoglienza facendo mancare in tutto o in parte cose ed opere necessarie ad un pubblico servizio così previsto nel correlato capitolato d’appalto”. 

IL PROFILO

“Un mondo di gioia” è un ente regolarmente accreditato attivo da anni nella gestione dell’accoglienza migranti anche nel Veneziano e nel Trevigiano. Quest’anno ha pure ricevuto un premio dall’Agenzia Onu per i rifugiati per il proprio impegno e soprattutto per la promozione dell’inserimento lavorativo dei migranti nelle aziende. Nell’ultima ondata migratoria la coop è tornata in prima linea nel Padovano mettendosi a disposizione della prefettura e ottenendo un affidamento per gestire l’accoglienza nella prima palazzina attivata all’aeroporto Allegri. «Non c’erano i tempi per fare i bandi, in questa emergenza si procede con affidamenti diretti per chi si mette a disposizione» raccontano gli addetti ai lavori. E la coop padovana, essendo semplicemente indagata in un procedimento ancora in corso, poteva e mettersi a disposizione. 

LA POSIZIONE

Interpellata dal Gazzettino sulla vicenda, la cooperativa affida la propria risposta ad una lunga nota firmata da Cda e Consiglio direttivo. «La posizione di indagato assunta dal presidente non deriva certo da condotte attive od omissive alla stesso direttamente addebitabili, ma discende dal suo ruolo di legale rappresentante dell’ente - si legge -. La cooperativa si è sempre dichiarata totalmente estranea ai supposti fatti di reato ed ha collaborato spontaneamente ed attivamente con la Procura della Repubblica di Ferrara per chiarire qualsiasi dubbio circa la condotta di Un Mondo di Gioia, da sempre improntata al rispetto delle normativa ed alla leale collaborazione tra enti ed istituzioni».

GLI SVILUPPI

«Ad oggi - continua la nota - si è in attesa di conoscere l’esito prognostico cui il Pubblico Ministero riterrà di giungere al termine delle indagini preliminari, nella concreta speranza che Un Mondo di Gioia vada esente da qualsivoglia addebito. Preme sottolineare che un’eventuale richiesta di rinvio a giudizio a carico del legale rappresentante della cooperativa non equivarrebbe ad una affermazione di colpevolezza e non è in alcun modo ostativa al proseguo delle attività della Cooperativa attualmente in essere. Giova evidenziare, infine, che la scrivente impresa sociale non ha mai interrotto le collaborazioni con la Prefettura di Ferrara ma che, anzi, le stesse sono andate via via implementandosi, a riprova della correttezza e trasparenza dell’azione di Un Mondo di Gioia e della rinnovata ed aumentata fiducia dell’ente prefettizio nei nostri confronti».

Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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