Padova. Malore per il professor Chieco Bianchi, muore a 90 anni. Era un luminare di Oncologia

Lunedì 26 Giugno 2023 di Marco Miazzo
Luigi Chieco Bianchi (foto fb Colette Case)

PADOVA - È mancato venerdì 23 giugno, all’età di 90 anni, Luigi Chieco Bianchi, professore emerito di Oncologia del Bo. Colto da un improvviso malore mercoledì sera, lascia la moglie Anna Maria, le tre figlie e i nipoti.

Chieco Bianchi ha trascorso tutta la carriera scientifica a Padova: dal 1975 è stato ordinario di Oncologia del Bo, posizione che ha rivestito fino al 2005. Direttore dell’Istituto di oncologia, ha avviato gli studi di oncologia sperimentale al Bo, dando una svolta decisiva all’oncologia tradizionale e contribuendo alla nascita dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. A ricordarlo l’amico e collega Alberto Amadori, professore di Immunologia: «Per me è stato un maestro di lavoro e di vita, lo avevo conosciuto alla metà degli anni ‘70 quando coordinava un gruppo di giovani ricercatori; a Padova dal 1984 ho lavorato al suo fianco, apprezzandone le doti di curiosità scientifica e intuito, e l’incredibile rispetto per tutti, un vero signore.

Più tardi, una volta in pensione, il nostro rapporto è diventato ancora più intenso, fino a trasformarsi in una forte amicizia». I funerali saranno lunedì alle 17 a Santa Croce; martedì la cerimonia dell’Alzabara al Bo.

«Non basterebbe un trattato di medicina per descrivere quello che è stato il professor Luigi Chieco Bianchi per la medicina e la ricerca scientifica. Con quella capacità che solo i grandi possiedono, ha anticipato i tempi, innovato le tecniche, aperto molte strade della medicina moderna». Lo afferma il governatore del Veneto Luca Zaia, commemorando la figura del luminare della medicina, scomparso all'età di 89 anni. «Si è fatto carico di progetti importanti, contribuendo a rendere il Veneto una delle regioni più attente ed efficaci nella cura dei tumori - ricorda Zaia - Un'attività, quella del prof. Chieco Bianchi, che ha davvero attraversato i decenni: dagli anni '70, che oggi appaiono ere geologiche per chi fa la medicina, ha saputo innalzare il livello della ricerca medica, non dimenticando però l'attività assistenziale. Fra i molti incarichi e le direzioni di assoluto prestigio voglio solo ricordare il ruolo di Coordinatore del Centro Oncologico Regionale del Veneto, condotto con rigore e passione».
«Ai familiari, agli amici, ai numerosi colleghi - conclude Zaia - va l'abbraccio dell'intera Regione Veneto, consapevoli che il lascito del prof. Chieco Bianchi è testimoniato quotidianamente anche attraverso l'attività medica negli ospedali del Veneto e dagli studenti di medicina che seguono le orme di questo maestro».

Ultimo aggiornamento: 14:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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