Padova. Mala movida e alcol: stop agli abusi. Un decalogo per i gestori dei locali

Tappa padovana per "Bevi responsabilmente", progetto ideato da pubblici esercizi e magistrati

Martedì 9 Maggio 2023 di Serena De Salvador
Mala movida e alcol: stop agli abusi. Un decalogo per i gestori dei locali

PADOVA - Un patto tra locali pubblici, associazioni, Comune, scuole e forze dell'ordine per sensibilizzare tanto i gestori quanto i clienti dai giovanissimi agli adulti sul consumo di alcol moderato e consapevole, così da contrastare il fenomeno della mala movida, gli effetti negativi che l'alcol ha sulla salute e quelli sul decoro, l'ambiente e la società. Ha fatto tappa ieri a Padova il progetto "Bevi responsabilmente", nato nel 2021 dall'intesa tra Fipe Confcommercio (rappresentata nella nostra provincia da Appe) e Associazione nazionale magistrati (Anm) per diffondere la cultura di un divertimento sano e responsabile.

Punto di partenza imprescindibile sono informazione ed educazione, a partire dalla più tenera età, in un'ottica in cui i locali sono luoghi di garanzia e sicurezza per bere in modo responsabile, specie per chi poi si mette alla guida esponendosi in caso di abuso di alcol a conseguenze, anche penali, pesantissime.


LA SITUAZIONE
Innanzitutto è stato illustrato un decalogo di azioni basilari da intraprendere quando ci si approccia agli alcolici. Dal mangiare quando si beve per assimilare meglio l'alcol al prediligere alcolici di qualità, fino al consumare nei locali che offrono garanzie di controllo anziché in strada o in casa, anche per non favorire l'abusivismo commerciale.
«La vera sfida dichiara Erminio Alajmo, presidente di Appe Padova è pensare regolamenti ad hoc per contrastare l'abusivismo, la diffusione di alcol a basso costo, il degrado urbano e per tutelare la salute di giovani e cittadini garantendo la sicurezza. Un obiettivo perseguibile privilegiando politiche che favoriscano il consumo di alcol negli esercizi pubblici e non in strada». «A Padova vigono il regolamento di polizia urbana, che prevede norme rigorose per i locali, ma anche un'ordinanza del 2020 per la zona stazione che prevede la chiusura dei bar alle 24 (anziché alle 2, ndr) e un'ordinanza del 2022 che vieta in centro la vendita di alcolici per asporto dopo le 20» aggiunge Alessandro Lago, dirigente Appe e presidente Fipe Giovani Veneto. «Vi sono norme rigide, che rendono i pubblici esercizi garanzie di tutela per i clienti precisa Francesco Rebuffat, area legale di Fipe . Il Ministero della salute ha decretato che nel 2020, con i lockdown, il consumo di alcolici non si è arrestato. Tra gli 11 e i 17 anni il 18,5% l'ha consumato almeno una volta, nonostante ne sia vietata la vendita; tra 16 e 17 anni il 6,5% dei ragazzi si è ubriacato almeno una volta. Crescono il consumo di superalcolici e quello fuori pasto. E su 40mila incidenti stradali con lesioni il 10% vede coinvolti conducenti in stato di ebbrezza. Ricordiamo che per chi somministra alcol agli under 16 ci sono sanzioni penali. Quelle per chi dà da bere ai minori di 18 anni o a chi è già ubriaco sono salatissime. Dunque serve la massima attenzione da parte dei baristi».


LE TEMATICHE
«La guida in stato d'ebbrezza è stabilita in base al tasso alcolemico nel sangue e prevede pene pesanti. In caso di incidente mortale causato mentre si ha bevuto la pena va da 8 a 12 anni specifica Andrea Girlando, sostituto procuratore del Tribunale di Padova . Altrettanto rigide sono le norme per chi somministra e vende alcol, che deve sempre sincerarsi delle condizioni del cliente». Un tema ben conosciuto anche da Simone Morello, comandante della Polizia stradale di Treviso: «Il consumo di alcol alla guida si conferma elevato, ma notiamo un cambio di mentalità. Chi guida mezzi con a bordo più persone generalmente è sobrio, cosa che anni fa non accadeva e segno che il lavoro di prevenzione, che è il nostro focus, funziona. Ogni 29 secondi nel mondo c'è una vittima della strada, ogni anno in Italia muoiono così 3mila persone: il nostro obiettivo è arrivare a zero vittime nel 2050. In Veneto il 5% delle sanzioni stradali riguardano l'assunzione di alcol e nei controlli coordinati allestiti nelle sere del weekend troviamo un 20% di guidatori positivi all'alcoltest». Un problema che deve essere affrontato fin dalla giovane età. «La nostra scuola prevede ogni anno progetti sul bere consapevole spiega Assunta De Caro, preside dell'alberghiero Pietro D'Abano, che forma anche i futuri gestori di locali . Un'indagine su 1.600 studenti padovani e rodigini mostra che bevono soprattutto il sabato sera a casa di amici, quindi non nei locali. Molti dichiarano di farlo per non pensare i problemi, la maggioranza perché si sente obbligata a farlo per stare in gruppo. Se però li informiamo sui gravi rischi che si corrono a livello fisico e neurologico assumendo alcol prima dei 21 anni molti si dichiarano disposti a cambiare abitudini».

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